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Inter, Conte in conferenza: “Andiamo a Napoli per vincere, niente calcoli. Gattuso? Fare l’allenatore è difficile”

(Getty Images)

Domani alle 20.45 si gioca Napoli-Inter al Maradona per la 31esima giornata di Serie A: a presentare il match, in conferenza stampa, è stato il tecnico neroazzurro Antonio Conte. Inter, Conte in conferenza: “Andiamo a Napoli per vincere,...

Claudia Vivenzio

Domani alle 20.45 si gioca Napoli-Inter al Maradona per la 31esima giornata di Serie A: a presentare il match, in conferenza stampa, è stato il tecnico neroazzurro Antonio Conte.

Inter, Conte in conferenza: "Andiamo a Napoli per vincere, niente calcoli"

 (Getty Images)

Di seguito la conferenza di Antonio Conte per presentare Napoli-Inter:

"Sicuramente è una partita impegnativa. Ho sempre messo il Napoli in quelle due-tre squadre che possono competere per l0 Scudetto. La rosa è forte ma noi andiamo a Napoli a giocarci la partita, c’è poco da dire. Cercheremo di ottenere la vittoria così come cercherà il Napoli. Poi vedremo cosa ne uscirà fuori, però sicuramente non possiamo permetterci di iniziare a fare i ragionieri. Nella mia esperienza passata ho imparato che non conviene mai fare calcoli".

Sullo stato di forma del Napoli e su Gattuso

"Per quello che riguarda il Napoli, come ho detto prima, ha una delle rose più importanti della Serie A. Gattuso? Credo che sia un bravissimo allenatore ma sappiamo tutti che questo è un anno particolare e in generale la figura dell'allenatore è sempre soggetta a ricevere le critiche se non arrivano i risultati. Il ruolo del mister è un ruolo difficile. Se qualche giocatore mi chiede se gli consiglio di fare l’allenatore gli dico che se vuole soffrire faccia pure. C’è tanta pressione ma la passione per il calcio ci fa andare oltre le critiche e i giudizi, a volte non giusti".

Sulla forza del Napoli

"Durante le partite ci sono dei momenti in cui metti in difficoltà le squadre avversarie e altri dove sono loro a metterti in difficoltà. Loro hanno qualità davanti, giocatori bravi ad attaccare gli spazi. Sono giocatori che si conoscono, hanno lavorato anni insieme e ora hanno aggiunto giocatori pagati tanto, come Osimhen e Lozano. È una squadra forte ma come sono forti loro dobbiamo dimostrare di essere forti anche noi. C'è grandissimo rispetto ma dobbiamo andare lì a giocarci la partita. Alla fine non importa se una squadra impensierisce di più l’altra. Ricordo la partita di Coppa Italia, persa 0-1 con loro che hanno fatto una gara difensiva: alla fine siamo usciti noi e loro hanno sollevato la coppa. Queste sono le cose più importanti, complimenti a loro".

Sul duello Lukaku-Koulibaly

"Parliamo di un difensore che io considero fra i due-tre più forti al mondo. Quando ero al Chelsea volevo portarlo in Inghilterra. Stiamo parlando di un giocatore top, che è anche cresciuto, è inutile che parli o possa presentare Koulibaly a Lukaku. Romelu lo conosce, è cresciuto anche lui tantissimo. Sarà sicuramente un bel duello, ma per mettere in difficoltà un singolo giocatore o l’intero reparto della difesa bisognerà lavorare di squadra, facendo determinati movimenti e trovando in partita alcune situazioni che abbiamo provato".

Sulle condizioni di Perisic e Vidal

"Per quanto riguarda Perisic lui è tornato da diversi giorni in gruppo, è un giocatore che ha smaltito l’infortunio ed è a disposizione. Per quello che riguarda Vidal sta lavorando ancora a parte, assieme a Kolarov, per smaltire questo edema al ginocchio che ha avuto. Kolarov ci auguriamo di averlo quanto prima per questo problema alla schiena che ha avuto".