Il tecnico del Milan ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza
Sergio Conceicao, tecnico del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza presentando la sfida di campionato contro il Napoli, in programma domenica alle 20.45 al Maradona. Ecco le dichiarazioni riportate da TMW.
Milan, la conferenza di Conceicao in vista del Napoli
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Come ho lavorato con chi è rimasto? "L'ideale sarebbe stato avere questo tempo con tutto il gruppo. Però ci sono 15 nazionali. Chi è rimasto ha fatto un lavoro diverso dalle altre settimane, è stato importante senza dubbio. Prima sfida con Conte? "Ho giocato contro Conte da giocatore, eravamo giocatori lui alla Juventus, io alla Lazio o al Parma, tante volte. Da allenatori è la prima volta. Sarà una gara difficile, con una buona squadra. Sono a -3 dal primo posto. Abbiamo obiettivi ed è ancora possibile per punti arrivare dove vogliamo. Per questo è importante domani. Vogliamo vincere, abbiamo preparato così la partita, sapendo le qualità avversarie. Sul ritorno di Ibra? Non può giocare domani. È fuori, purtroppo. Con la dirigenza ci sentiamo tutti i giorni praticamente, niente da dire. Sono sempre con la squadra e lo sappiamo. Abbiamo lavorato in un ambiente sano, buono, con voglia di trovare equilibrio. La cosa più importante è pensare a domani.
Abraham dal primo minuto? Abbiamo lavorato con tutti, per i principi della squadra: zona offensiva, difensiva, transizioni e palle inattive. Abbiamo stimolato tanto il talento e la capacità dei giocatori, ma non solo di Abraham. Che Napoli mi aspetto? Un Napoli di qualità, immagine del suo allenatore. Con intensità, aggressività e davanti con una punta che sa fare tanto bene la sponda, con Raspadori e McTominay che si inseriscono. Lobotka è il maestro del centrocampo. Sappiamo a memoria quello che fanno, quali giocatori sono bravi. Siamo preparati su questi principi ma guardando alla nostra squadra: creeremo difficoltà al Napoli. Siamo pronti e mi piace sfidare i migliori. Il confronto con Conte? Io non ho bisogno di rassicurazioni, sono qua per fare il migliore lavoro possibile. Passo questa passione ai giocatori: il paragone con Antonio è per questo, la passione. Al di là della passione per il calcio, siamo appassionati della vita, del calcio, della famiglia, degli amici. Vedo che anche Antonio è un po' così. La cosa più importante è Napoli-Milan. Non mi sento il Conte portoghese.
Champions? Se non ci crediamo, non ero qua. Abbiamo potuto lavorare diversamente da altre settimane con le partite ogni tre giorni. L'ambiente è buono e sano, con la voglia di fare un finale al livello del Milan. Futuro con la dirigenza? Non ho bisogno, io devo lavorare e non devo pensare ad altro. Io dipendo dai risultati e basta. La prossima partita è la cosa più importante. Non ho bisogno di nessuno che mi dica di star tranquillo. Sennò sembro un bambino. Sono qua, ho il contratto con il Milan e non ho bisogno che qualcuno mi dica qualcosa in più. Abbiamo due obiettivi: Coppa Italia e quarto posto, poi la Supercoppa e gli ottavi di Champions che sono stati una delusione.