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Commisso: “Chi gioca la Champions non deve avere la priorità, ne parlerò in Lega”

Mattia Fele

Rocco Commisso ha parlato della delicata situazione legata alla pausa del campionato

Dopo soltanto due gare di campionato, riecco le squadre nazionali in campo. Tanti i giocatori coinvolti - che da poco avevano ripreso i "lavori" con i rispettivi club - e tanti i rischi legati a possibili infortuni gravi od affaticamenti. Molte squadre non hanno accettato di buon grado questa situazione, anche perché (specialmente i sudamericani) alcuni rientri avranno luogo soltanto venerdì 10 settembre. UEFA e FIFA continuano a non comunicare, ed ognuno sembra che stili il proprio personale calendario senza badare agli altri impegni evidentemente esistenti. Solo i presidenti dei club (delle aziende, dunque) possono far qualcosa per interrompere questo circolo vizioso, e finalmente unirsi per qualcosa di sensato (ergo, non la Superlega ndr). Rocco Commisso è uno fra i pochi che in prima linea si è esposto sul tema.

Commisso: "Le squadre che hanno la Champions non devono avere vantaggi"

 

 

Così Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, intervenuto a margine di un sopralluogo al Viola Park:

"Non è possibile che ci fanno disputare una partita al sabato quando i giocatori tornano il venerdì o il giorno stesso del match. Ho parlato con Italiano e qualcosa si deve fare per questi giocatori che vanno in Sudamerica ed in Africa. Le squadre che giocano in Champions League non devono avere la priorità rispetto a formazioni come la Fiorentina. Questo non è giusto. L’ho detto a Joe Barone, bisogna parlarne in Lega: non è giusto che certe squadre siano penalizzate per via di giocatori che vanno in giro per tutto il mondo”.