La ripresa del calcio deve sottostare ad un preciso protocollo medico stilato dal comitato tecnico scientifico. Proprio questo protocollo divide, però, lo stesso mondo medico con opinioni sempre più in contrasto. Il nodo principale è legato alla possibilità di un nuovo calciatore positivo in corso di campionato. Cosa accadrebbe in quel caso? Secondo il decreto del governo sia il calciatore che la squadra dovrebbero essere messi in quarantena per almeno 14 giorni. Una previsione che rischierebbe, però, un nuovo stop alla stagione. La prospettica di quello che potrebbe accadere durante gli allenamenti è stata analizzata anche da Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale e presidente dei medici del calcio. Di seguito le parole rilasciate ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.
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Castellacci sugli allenamenti: “La domanda è cosa accadrebbe in caso di nuova positività?”
La ripresa del calcio deve sottostare ad un preciso protocollo medico stilato dal comitato tecnico scientifico. Proprio questo protocollo divide, però, lo stesso mondo medico con opinioni sempre più in contrasto. Il nodo principale è legato...
Allenamenti, le parole di Castellacci
"Bisogna viaggiare in base a quello che chi può decidere riesce a dirci. La situazione è rimasta sostanzialmente uguale e non ho visto nulla oltre ad un piccolo barlume di apertura. Ancora non ci hanno detto se si può ripartire con il campionato. La cosa più importante, però, è che non ci hanno detto cosa succederebbe se si dovesse trovare un positivo dopo l'inizio degli allenamenti collettivi".
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