"Gravina non si arrabbia per il calcio italiano che perde di credibilità, ma si arrabbia Tebas che chiede un risarcimento come ha fatto con PSG e Manchester City. Dire che bisogna difendere la Juventus per salvare il calcio italiano è un modo scorretto di porre la questione.
serie a
Le parole di Gravina sul caos-Juve sono lo specchio del nostro movimento calcistico
Caos Juve, le dichiarazioni di Gravina fanno discutere: il motivo
Non voglio l’abolizione della Juventus, né voglio vederla morta, sono convinto che sia un patrimonio del calcio italiano, ma proprio perché è la Juventus non accetto che ci siano sconti, se ha sbagliato deve pagare e non accetto che si possano fare sconti in nome del ‘così fan tutti’. Che la Juventus debba esserci, ripartire e giocare per vincere sì, ma in maniera sana. Nessuno vuole la scomparsa della Juventus se è sano di mente, ma nessuno può pretendere che si metta nuovamente polvere sotto al tappeto, perché questa volta la casa è allagata".
Partiamo da queste dichiarazoni rese da Umberto Chiariello a Radio Napoli Centrale. Siamo onesti, è difficile aggiungere altro. L'intervento è perfetto in ogni suo particolare. Dispiace dirlo, ma questo è lo specchio del nostro movimento calcistico. Lo ribadiamo ancora una volta: sono tutti innocenti fino a prova contraria e i processi non si fanno sui giornali (anche perché a leggere alcuni organi di informazione la Juventus ne esce pulitissima). Ma come può il numero uno della FIGC non prendere una posizione chiara su uno scandalo? Assurdo attaccare Tebas e non guardare i guai che abbiamo in casa.
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