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Cagliari, Pavoletti: “Per settembre sarò pronto! Col Napoli non benissimo, qui sono rinato”

Francesco Melluccio

Leonardo Pavoletti, centravanti del Cagliari ed ex Napoli, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare della quarantena e di come sta procedendo la riabilitazione dopo il doppio infortunio al ginocchio. “Pavogol“, inoltre, ha...

Leonardo Pavoletti, centravanti del Cagliari ed ex Napoli, è intervenuto ai microfoni di SkySport per parlare della quarantena e di come sta procedendo la riabilitazione dopo il doppio infortunio al ginocchio. "Pavogol", inoltre, ha raccontato l'arrivo in Sardegna dopo il flop di Napoli.

LE PAROLE DI LEONARDO PAVOLETTI

"Sto bene, stiamo lottando come tutti in questa quarantena. L'infortunio? Sicuramente ad agosto sarei pronto però vediamo. Il recupero sta andando molto bene, non devo avere fretta di rientrare però penso che fra agosto e settembre dovrei essere pronto e arruolabile. Ho davvero tanta voglia. Io a volte leggo alcune dichiarazioni di calciatori che non giocano da un mese e sono in depressione. Io è da un anno che sono fermo".

DIFFICILE ESSERE UN VERO NUMERO 9 NEL 2020

"Sicuramente ho sbagliato di una decina d'anni però mi sono dovuto adattare a questo fisico grande, per fortuna ho una buona resistenza alla corsa, ho tanta dedizione e tanta voglia di migliorarmi. Ho sempre trovato il modo di cavarmela. Poi negli ultimi anni c'è stato questo colpo di testa che è diventato micidiale. E' difficile privarsi di un giocatore sempre presente. Credo che il numero 9 nel calcio moderno, se messo negli schemi giusti, possa essere molto determinante".

COS'E' CAGLIARI PER TE?

"Cagliari per me vuol dire tanto e continuerà a dirmi tanto. Mio figlio è nato qui, abbiamo raggiunto due salvezze e ho fatto il mio recordo di gol. E' nato da subito un grande amore reciproco. Sono amato, amo questo posto e appena rientro voglio dare ancora di più rispetto a quanto ho potuto dare prima".

IL FLOP DI NAPOLI ED IL GOL AL BENEVENTO

"Quello in Cagliari-Benevento è stato uno dei gol più emozionanti. Più che altro perché quell'anno venivo dal Napoli, non ero partito benissimo. Eravamo stati raggiunti su rigore al 90', era l'ultima azione disponibile, ho fatto questo colpo che si è insaccato. E' venuto giù lo stadio. Sono le emozioni del calcio che ti rimangono dentro e non ti scordi facilmente".