Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

Gregucci: “Berardi? Il momento del salto di qualità in un top club è arrivato”

Gregucci: “Berardi? Il momento del salto di qualità in un top club è arrivato” - immagine 1

Le dichiarazioni di Angelo Gregucci a 1 Football Club

Raffaele Troiano

A pochi giorni dal ritorno della Serie A dopo la sosta per le nazionali, è intervenuto a 1 Football Club Angelo Gregucci. L'ex allenatore dell'Atalanta si è espresso su alcuni club del campionato italiano e su due giocatori: Mario Balotelli e Domenico Berardi.

Gregucci: "Consiglio a Berardi di dimostrare le sue qualità in un top team

Berardi Napoli

Di seguito le dichiarazioni di Angelo Gregucci a 1 Football Club:

"Torino in calo fisiologico? No, qui sono prestazioni normali nel calcio. L'identità è precisa, si risolleverà secondo me. Al netto di questo momenti difficoltà, il Torino di Juric ha una direzione ben precisa. Il Toro lo vedo con un grande sviluppo di un calcio importante".

 Sulle difficoltà di Sarri alla Lazio

"Non sono in difficoltà. Sono tempi programmatici di una squadra che aveva una tipologia di calcio differente e necessitava tempo fisiologico per cambiare radicalmente il calcio. Inzaghi ha avuto il processo più veloce perché la tipologia di gioco era simile ed ha avuto meno difficoltà nel trovare l'identità. Questione di aspetto tattico? Sì, perché a Sarri necessita tempo, meccanismi oliati".

Sul Milan

"Il Milan nell'ultima era del calcio italiano è il progetto più evoluto e lungimirante. Ha avuto una difficoltà, quando si è parlato del progetto Ragnick. Maldini ha tenuto il boccino fermo, ed è ripartito da Pioli, che è uno dei più evoluti. È stato capace di prendere al volo il cambiamento. È stato il più sveglio a cogliere il cambiamento ed ha avuto il tempo per metterlo in atto. La società gli è stata vicina. Il Milan è candidata per lo scudetto, ma il rapporto del patrimonio dei giocatori è tra i migliori. Con un po' di lavoro i vari Leao, Hernandez eccetera, ora sono famosi e determinanti. Qui c'è un lavoro importante. Il Milan era in palese difficoltà economica. Prima erano abituati all'era Berlusconi e digerire il ridimensionamento è sempre complicato. Il Milan è stato tanti anni fuori dalla Champions League, che era quasi una bestemmia per l'era Berlusconiana. Sono tornati competitivi con la logica, con la progettualità, non coi soldi".

Sulla Juventus

"La Juventus ha cambiato, secondo me non dando il tempo giusto ai vari Sarri e Pirlo per consolidare il cambiamento progettuale. Hanno richiamato Allegri, facendo un intervento importante sul mercato di gennaio. È difficile vedere in Serie A degli interventi così importanti nel mercato di gennaio, e la Juve lo ha fatto. Questa è una squadra che ha preso uno dei migliori prospetti a livello europeo (Vlahovic, ndr) La scelta di non puntare più su Dybala, la scelta di non essere più competitiva in Europa rappresenta tutto ciò. Nel cercare di cambiare i suoi programmi, però, il calcio l'ha bocciata. La Juve è il terzo anno di fila che abbandona la competizione più importante, la Champions League. Prima c'era la giustificazione di Ronaldo, che era stato preso per vincerla. La particolarità di quel club è che ha un cognome solo: Agnelli. Questo è un fatto raro se non unico nel mondo".

Su Balotelli e Berardi

"Mi aspettavo una crescita così in progressione per Berardi. Bisogna vedere se abbandonerà la sua zona di comfort, il Sassuolo. Il consiglio è di andare a conclamare la sua qualità in qualche top club. Il calcio di alto livello vuol dire giocare martedì o mercoledì e sabato o domenica. Il momento di fare quel salto è arrivato. Mario io l'ho perso da un po'. Sul calciatore le qualità sono indiscutibili. faccio una parentesi: negli anni 80 si era molto più cauti a fare dichiarazioni, per questo io mi sento un cronista. Perciò su Balotelli, oggettivamente, penso che quello turco non sia un campionato di livello. Se volesse mettersi in discussione dovrebbe tornare in Italia e in un top club e rimettersi in discussione. A 21 anni aveva già tanti trofei importanti. Dopo tante opinioni e chiacchiere il campo l'ha visto poco".

Sulla Salernitana

"Salvezza? Deve provare a raschiare il barile, deve dare tutto. Deve anche pensare che la nuova società avrà basi molto solide per il futuro ed avrà una grande visione. Suppongo che il nuovo progetto sia importante".

tutte le notizie di