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Prof. Bassetti: “Green Pass metodo utile per la riapertura degli stadi”

BAKU, AZERBAIJAN - JULY 03: Large replica shirts of Czech Republic and Denmark with Christian Eriksen, Number Ten are displayed on the pitch prior to the UEFA Euro 2020 Championship Quarter-final match between Czech Republic and Denmark at Baku Olimpiya Stadionu on July 03, 2021 in Baku, Azerbaijan. (Photo by Dan Mullan/Getty Images)

Cresce l'attesa per la riapertura degli stadi già dall'inizio della prossima stagione. Si parla nelle ultime ore della possibilità di aprire i cancelli soltanto ai possessori della Certificazione Verde o "Green Pass".

Michele Bellame

Il prof. Matteo Bassetti è intervenuto telefonicamente quest'oggi nel corso di "Si gonfia la rete" su Radio Marte.

Bassetti: "Riapertura degli stadi con il Green Pass? Perché no: gli Europei sono stati d'esempio"

Sulla riapertura degli stadi con il Green Pass

Perché no, lo hanno fatto anche altri Paesi e lo ha fatto l'Inghilterra durante gli Europei. Penso che questa sia la direzione. Magari non al 50% ma al 75% per arrivare presto al 100%. Mi auguro che il Green Pass - che speriamo venga approvato - serva a stimolare qualcuno che ancora pensa non sia necessario vaccinarsi. Il Green Pass dev'essere uno strumento di sicurezza più che di libertà. Speriamo che quest'attività di persuasione possa aumentare il numero di vaccinati".

Perché le persone non vogliono vaccinarsi?

"Non conosco la ragione per la quale c'è questa ideologia. Io ho ricoverato oltre 2500 pazienti, ed ho molta paura del virus, e quando mi hanno offerto di vaccinarmi l'ho fatto: sono stato un privilegiato. Mi aspettavo che anche i miei connazionali ragionassero così, ma in Italia non ci si rende conto dell'importanza di questo strumento: parlavo con persone di Paesi in cui il vaccino non è disponibile e se ne rammaricano, mentre noi italiani abbiamo così tanto e non ce ne rendiamo conto. Il vaccino protegge dalla malattia grave. Il contagio è relativo, interessa che se prendi il covid non rischi l'ospedale o, peggio, di morire".

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