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La crisi di Zhang e dell’Inter, dalla speranza alla bancarotta: la ricostruzione

Zhang e l'Inter
La crisi finanziaria e il debito di 100 milioni della famiglia Zhang che ha portato alla perdita del controllo dei nerazzurri
Giovanni Montuori

La bancarotta delle tre holding della famiglia Zhang segna l'ennesimo capitolo della crisi economica legata a Suning. Le loro aziende finiscono in crisi ed il debito da saldare è enorme.

La crisi di Zhang e dell'Inter, dalla speranza alla bancarotta

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La crisi finanziaria della famiglia Zhang segna l'ultimo capitolo di una lunga serie di difficoltà per i vecchi proprietari dell'Inter. Dal periodo del Covid, la situazione economica della famiglia Zhang è finita per crollare mettendo a dura prova le loro finanze, specialmente per quanto riguarda l'azienda Suning che ha subito una drastica diminuzione delle entrate a causa della chiusura dei negozi. Ad accelerare la crisi è stato poi il fallimento di Evergrande nel 2024. Gli Zhang avevano investito circa 900 milioni nell'Inter, ma hanno recuperato solo una parte di questi soldi grazie a un bond nel 2021, e infatti nonostante ciò, la famiglia Zhang non è riuscita a mantenere il controllo dei nerazzurri visto che la pandemia e la chiusura delle attività hanno continuato a pesare gravemente sulle loro finanze. Dal 2020 in poi le perdite non sono aumentate grazie a misure governative, evitando così il fallimento immediato del club milanese, ma la situazione finanziaria è rimasta critica. Nel 2021 hanno sottoscritto un bond con Oaktree per assicurarsi la stabilità finanziaria, ma la famiglia ha continuato a versare soldi (75 milioni nel 2022 e 51 milioni nel 2023) arrivando ad un debito elevatissimo che sfiora i 100 milioni.

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