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AIC, il comunicato: “Tagli arbitrari a stipendi nei dilettanti. Inaccettabile, si intervenga in modo deciso”

Damiano Tommasi, presidente AIC (Getty)

Con un appello duro e fermo, l’AIC rende noto il proprio disappunto nei riguardi della situazione in cui riversa il calcio dilettantistico.     Il comunicato AIC “L’attuale situazione di crisi sanitaria e la conseguente...

Mattia Fele

Con un appello duro e fermo, l'AIC rende noto il proprio disappunto nei riguardi della situazione in cui riversa il calcio dilettantistico.

Il comunicato AIC

"L’attuale situazione di crisi sanitaria e la conseguente difficoltà economica che ne sta scaturendo è sotto i nostri occhi. Tutti i soggetti che compongono il mondo sportivo la stanno subendo.

Proprio per questo non si comprende per quale motivo tale situazione sia ricaduta immediatamente ed esclusivamente sulla posizione dei calciatori. 

Si è infatti pensato, ingiustificatamente ed illegittimamente, di sacrificare in primis gli atleti dilettanti, uomini e donne. 

Sono state tagliate arbitrariamente le mensilità e i giocatori/giocatrici sono stati invitati a liberare gli appartamenti messi loro a disposizione. Questo senza pensare che molto spesso l’attività sportiva dilettantistica serve al sostentamento di intere famiglie.

Per questo la situazione è inaccettabile e necessita di un intervento deciso e sostanziale da parte di tutte le componenti, visto che oggi stiamo lottando insieme per ottenere il medesimo risultato.

L’Assocalciatori, da parte sua, farà in modo che tutte le componenti federali partecipino al fondo solidaristico, già deliberato dal consiglio direttivo AIC a marzo. Questo affinché si possa garantire la sussistenza dei calciatori/calciatrici e la sopravvivenza economica delle loro famiglie. 

Nel contempo, l’AIC ringrazia il Governo e il Ministro Spadafora per l’aiuto, sotto forma di indennità, elargito per il mese di marzo che è stato assolutamente importante. Si auspica che tutti i calciatori e le calciatrici ricevano l’indennità prevista per il mese di marzo e aprile.

La situazione è assolutamente grave, i giocatori/giocatrici rischiano di non percepire alcun importo da marzo a settembre/ottobre. Chi pensa di poter “risparmiare” sui calciatori e le calciatrici dilettanti, non comprende appieno la situazione sportiva, economica e soprattutto sociale di questi ragazzi e ragazze."