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Serie A, arriva il comunicato dell’AIC: “Ognuno faccia la propria parte”

Damiano Tommasi (by Getty Images)

L’AIC, con un comunicato sul proprio sito ufficiale, ha reso nota la sua posizione. In ballo, infatti, la questione della chiusura anticipata della Serie A. IL COMUNICATO DELL’AIC “Nella giornata di oggi si è tenuta la...

Armando Inneguale

L'AIC, con un comunicato sul proprio sito ufficiale, ha reso nota la sua posizione. In ballo, infatti, la questione della chiusura anticipata della Serie A.

IL COMUNICATO DELL'AIC

Damiano Tommasi (by Getty Images)

"Nella giornata di oggi si è tenuta la settimanale riunione del Direttivo dell'AIC e, di seguito, con i rappresentanti e capitani di Serie A. Il momento è delicato e le recenti dichiarazioni del Ministro Spadafora lasciano presumere ancora qualche settimana di chiusura attività. In quest’ottica, e alla luce dell’accordo tra i calciatori della Juventus e la società, si è discusso della conclusione giocata dei campionati e delle eventuali tempistiche.

Dalla Serie A ai Dilettanti l'auspicio è quello di, avendone le condizioni di sicurezza, poter portare a termine la stagione, fosse anche superando la data del 30 giugno. Le condizioni di ripresa dell’attività dovranno avvenire in condizioni di approfondito controllo medico e rispettando tutte le indicazioni che verranno fornite dai medici e dalla FMSI.

LA SITUAZIONE

Nella purtroppo malaugurata ipotesi di chiusura anticipata della stagione lo scenario ci vedrà senz’altro partecipi della situazione e per questo i calciatori sanno di dover svolgere la loro parte. In questo senso è stata evidenziata come nelle diverse categorie siano diverse le esigenze ma si è stati tutti concordi nell’obiettivo di tutelare le posizioni delle categorie più in difficoltà. Il mondo dilettante, il calcio femminile e i redditi più bassi delle categorie professionistiche dovranno essere tutelati, anche attraverso il ricorso a risorse interne al mondo del calcio e aiuti che dovessero venire dal sistema mutualistico generale.

La costituzione di un fondo assistenziale destinato al sostentamento di queste situazioni di precarietà dovrà coinvolgere tutte le parti in causa. I calciatori sono già sintonizzati su questo ma ad oggi non si è avuto ancora contezza di quale sia la parte che vorranno e dovranno fare le altre componenti del movimento.

LA CONCLUSIONE

FIGC, Leghe, organizzazioni internazionali, quale sarà il loro apporto a questo scopo? Sarà uno degli argomenti sui tavoli di discussione che si stanno portando avanti ormai da qualche settimana e che dovranno avere come primo obbiettivo fare squadra, ognuno per la sua parte".