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La rivoluzione non è ancora morta: nasce la figura di intermediario tra AIA e club

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"AIA e FIGC lavorano all'ipotesi di un punto, il lunedì o il martedì, in cui spiegare un paio di episodi in maniera didattica"

Giuseppe Canetti

Dopo le accesissime polemiche arbitrali degli ultimi tempi, il calcio italiano corre ai ripari. E lo fa istituendo la figura di intermediario tra l'AIA e i club. La persona in questione sarà Antonio Giannoccaro, ex arbitro di Serie A, che lavorerà per conto della Federcalcio. La notizia è stata riportata dall'edizione odierna de La Repubblica. Di seguito quanto scritto sul quotidiano.

La rivoluzione non è ancora morta: Giannoccaro spiegherà le decisioni ai club

Var, Fuorigioco, le ultime

Ecco quanto scritto sul quotidiano riguardo la vicenda:

"Debutterà a brevissimo, e serve accelerare i tempi di un intervento peraltro già previsto. Un progetto inizialmente nato e naufragato con l’intervista di Orsato a Novantesimo minuto, che ha reso evidente come, senza un controllo a monte, si finirebbe per esporre ogni settimana gli arbitri a un processo mediatico. Ma la rivoluzione non è (ancora) morta. AIA e FIGC lavorano all'ipotesi di un punto, il lunedì o il martedì, in cui spiegare un paio di episodi in maniera didattica. Una lezione di regolamento utilizzando i casi della giornata di campionato: non necessariamente i più discussi. Ma non solo: prima della fine del campionato, l'idea sarebbe anche più ambiziosa. Far sentire al pubblico a casa gli audio dei discorsi tra arbitro e Var per una decisione chiave. Difficile che accada in diretta: più semplice a posteriori".