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Croce: “Nella Juventus vedo l’impronta di Sarri. Per rivedere il gioco del suo Napoli ci vorrà tempo”

Croce: “Nella Juventus vedo l’impronta di Sarri. Per rivedere il gioco del suo Napoli ci vorrà tempo”

La Serie A è ferma, ma le partite che si sono disputate hanno già detto tanto. Il campionato può offrire ancora tante emozioni, anche fosse continuato sotto il caldo insopportabile di luglio. Bisognerà vedere se l’entusiasmo dei...

Mattia Fele

La Serie A è ferma, ma le partite che si sono disputate hanno già detto tanto. Il campionato può offrire ancora tante emozioni, anche fosse continuato sotto il caldo insopportabile di luglio. Bisognerà vedere se l'entusiasmo dei calciatori supererà le difficoltà fisiche, e se questo stop favorirà le squadre che erano in forma o quelle involute. Tante sono le valutazioni possibili. Per quel che abbiamo visto, la Juventus si è confermata ancora una volta superiore, seppur con qualche sbavatura dovuta all'apprendimento dei principi tattici del nuovo allenatore. La Lazio, consolidando la guida tecnica e mantenendo - ritrovandone la forma - giocatori di qualità indubbia, mette seriamente in discussione il primato dei bianconeri, che ora sono in isolamento. Che questo stop serva a Sarri per entrare nella testa dei suoi calciatori? Daniele Croce, ex Empoli, ne ha parlato a Tuttosport.

Croce e Sarrismo

"Io la mano di Sarri nella Juventus la vedo. Non vedo ancora il bel gioco di Napoli, ma per quello servono cambiamenti importanti. Sta cercando sicuramente di inserire i suoi concetti ma ha capito che a Torino importa vincere, e ci sta riuscendo. Piano piano riuscirà a farsi spazio con le sue idee nella testa dei calciatori. La ricerca del possesso, l'importanza del vertice basso e la difesa che si alza, sono già cose tipiche del suo calcio, e le vedo. Sta cercando di velocizzare il gioco ma usando sempre il fraseggio, passaggi a un tocco o due. Basti pensare al gol di Higuain all’Inter all’andata, in perfetto stile Sarri. Penso che ci stia lavorando tanto. Poi c'è un aspetto importante. Per Sarri il difensore deve marcare in base alla palla, non in base all'uomo. E' un cambiamento drastico, un modo di vedere il calcio totalmente diverso".