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Grinta, cuore e… maglie sudate: è tornato il Napoli che ci fa innamorare

Grinta, cuore e… maglie sudate: è tornato il Napoli che ci fa innamorare

Il Napoli (finalmente) fa pace con i tifosi

Giovanni Ibello

Di sofferenza, con grinta, con carattere. Il Napoli ribalta una partita che s'era messa malissimo nel primo tempo e porta a casa un successo decisivo, sia per la classifica che per il morale. Insomma, è tornato il Napoli che lotta, quello che ci fa innamorare. Due a uno e pratica Juventus archiviata. Veniamo adesso alla cronaca del match: per la verità i primi 45 minuti ci consegnano una partita tutto sommato noiosa, con i partenopei che subito prendono il pallino del gioco senza però riuscire a incidere in zona Szczesny. Le ambizioni della bandaSpallettinon trovano riscontri concreti sul tabellino (al di là dell'esorbitante numero di corner). Peccato per l'erroraccio di Manolas che spalanca la porta a un famelico Morata: succede tutto al decimo minuto. Si poteva e si doveva evitare.

Napoli-Juventus, la cronaca

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Anche nel finale di frazione la Vecchia Signora è sul punto di sfruttare una disattenzione azzurra, da non credere. Pochi i sussulti di marca napoletana e poche le emozioni in generale. Ritmi anodini. Da segnalare un ottimo Anguissa, forse il migliore in campo dei suoi; con buona pace di chi ancora parla di Bakayoko, questo ragazzo sembra davvero di un'altra categoria.

SECONDO TEMPO - Nella seconda frazione, Spalletti rileva un evanescente Elmas per dar spazio a Ounas. L'algerino si piazza tra le linee e diventa subito pericoloso. Il suo compito è chiaro: deve attrarre su di se uno tra Bonucci e Chiellini per lasciare - di conseguenza - più spazio a Osimhen. Per il pareggio è questione di minuti: al 57' Insigne tira a giro sul secondo palo, Szczesny smanaccia ma non disinnesca il pericolo; Politano si fionda sul pallone vagante nell'area piccola e lo scaraventa in rete. Nessuna pietà. Cambia l'inerzia del match con i partenopei che spingono con grande cuore ma senza idee (per quelle c'è tempo...). L'obiettivo è uno solo, bisogna ribaltare il risultato. In ogni caso i pericoli, almeno fino al minuto 85' sono veramente pochi. Poi avviene il miracolo agonistico: sugli sviluppi di un calcio d'angolo Kean colpisce di testa verso la propria porta e mette in seria difficoltà il portiere. Sulla respinta corta si fionda Koulibaly che ghermisce il pallone e di piattone insacca. Il giocatore è incontenibile e s'invola sotto la B a scattare istantanee ai tifosi. Il Napoli vince pur non offrendo trame di gioco pulite: una vittoria tutto cuore e garra che ricorda un po' quelle del Napoli Mazzarri. Bene così.