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Champions League – Cairo: “No a Champions per pochi eletti. Tutti devono poter competere”

Champions League – Cairo: “No a Champions per pochi eletti. Tutti devono poter competere”

Urbano Cairo si è espresso sulla Gazzetta dello Sport in merito alla creazione della SuperLega, una Champions ristretta ed elitaria voluta da Agnelli

Mattia Fele

Urbano Cairo, presidente del Torino, ha risposto con fermezza alle dichiarazioni del presidente della società Juventus Agnelli, il quale, in merito alla partecipazione dell'Atalanta in Champions, aveva dichiarato:"I bergamaschi con una grande prestazione sportiva hanno avuto accesso diretto alla Champions. Non so se sia giusto. Dico questo perché penso poi alla Roma, che ha contribuito negli ultimi anni a mantenere alto il ranking dell'Italia, poi ha avuto una brutta stagione ed è fuori. Bisogna proteggere gli investimenti". Posizioni forti, a prescindere dalla condivisibilità, quelle del presidente bianconero, che Cairo ha voluto contrastare con altrettanta energia.

Le parole di Cairo

"E' impensabile che ancora si parli di questo argomento. In quest'anno ne abbiamo già parlato molto pubblicamente. Già abbiamo esperienza di una suddivisione della risorse sproporzionata, non possiamo permettere che i club ricchi diventino ancora più ricchi, perché questo accadrebbe con questo nuovo format, e che aumenti ancora la distanza con gli altri club. Ci sarebbe un danno immenso per lo spettacolo e la competitività nei campionati nazionali. Ci sono stati esempi emozionanti e virtuosi come il Leicester, il Getafe quest'anno e l'Atalanta, che rischierebbero di scomparire, perché non avrebbero la possibilità di investire in proporzione per essere competitivi. Lo sport deve garantire accesso e spazio a tutti, la competizione dev'essere aperta ed equilibrata. Se un grande club ha investito tanto e non riesce ad ottenere risultati, qualcosa sta sbagliando. Non si può pensare di penalizzare chi ha valorizzato di più i propri calciatori anche partendo da un livello economico più basso."