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Top&Flop 14ª giornata: Il Napoli è depresso, Ballardini venit-vidit-vicit. Benevento super
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Top&Flop 14ª giornata di Serie A
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Strepitoso risultato della Fiorentina in casa della Juventus. NESSUNA squadra in Serie A era riuscita a vincere con 3 goal di scarto contro i bianconeri negli ultimi 8 anni. Prandelli può sorridere: la sua squadra è comunque di una gran pochezza generale ma ha messo insieme una prestazione devastante. I valori tecnici viola sono quanto meno da metà classifica, ma da qui a vincere a Torino per 3-0 il passo è immenso. Pesa sulla gara l'espulsione del migliore della Juventus, Juan Cuadrado. Il più grande tuffatore della storia ma anche una spina nel fianco di tutte le fasce sinistre difensive del mondo. Tolto lui, Biraghi è andato a nozze potendo cavalcare le enormi praterie lasciate dal mancato rientro di Kulusevski e di uno dei due centrocampisti. Prossimo step: fare punti anche quando non si è benedetti.
Davide Ballardini è alla sua quarta avventura da subentrato al Genoa. Prende, viene e salva. E lo ha fatto quattro volte. Appena il Genoa inizia a perdere posizioni in classifica, il tecnico compra un vestito nuovo e sa già - come ha dichiarato a Sky Sport - che verrà chiamato da Enrico Preziosi. Più o meno come Batman a Gotham City, a Genova Ballardini è visto come il Salvatore ufficiale della dignità della squadra per cui tifano, una squadra storica ed importante. La scorsa settimana (o meglio, tre giorni fa) l'abbiamo piazzata nei Flop, e un motivo c'era: giocava malissimo. Ma ecco che ieri va a La Spezia e vince il derby ligure meritando con un ritrovato Mattia Destro (ha davvero segnato ancora?). Ora è ad un punto dalla salvezza e ha un po' di tempo per attecchire con il suo spirito combattivo sui calciatori che allenerà fino (sicuramente, almeno) a fine stagione. E non ci sorprenderebbe vederlo esonerato all'inizio della prossima stagione. Ma non vogliamo tirargliela; bello ma non BALLA.
Il Benevento ha vinto giocando un'ottima gara ad Udine. Un 2-0 netto di qualità e quantità, con delle belle trame offensive di gioco ed una compattezza importante. Inzaghi sembra aver trovato la quadra (forse in modo fortunoso?) con la scelta degli uomini giusti al posto giusto. Letizia è un bomber incredibile, e Caprari se si esalta può dare spunti molto interessanti. Squadra che si trova a metà classifica con una rosa sicuramente da 15esimo-16esimo posto. Se continua così e non manca gli appuntamenti importanti il Benevento potrebbe salvarsi con buona serenità e Inzaghi potrebbe finalmente fare bene su una panchina: ma aspettiamo a dirlo troppo presto, è un campionato senza gerarchie in nessun luogo della classifica.
FLOP
Due buone squadre sulla carta, due squadre mediocri nel rendimento. Non bastano Gervinho, Inglese, Kucka da una parte e Joao Pedro, Simeone, Nandez, Godin dall'altra. Opache e poco precise, con zero identità. Di Francesco non ha mai inciso in Sardegna e meno ancora sta facendo la guida tecnica parmense. Tanti brutti pareggi e azioni macchinose. Il 16/12 l'apoteosi: Parma-Cagliari 0-0. Una partita inguardabile con nessuna emozione. La sensazione è che l'anomalia di questo campionato stia colpendo tutti, ma in modo importante le squadre che viaggiano in mezzo e che non hanno nessun obiettivo in particolare. Senza tifo, senza stimolo, giocano per giocare. E questo spesso porta a farsi protagonisti di teatrini per cui pagare un abbonamento satellitare è uno scempio. La fine del Covid-19 ci restituirà il calcio. Per ora stiamo commentando un OGM.
Non si è ancora capito quale sia il vero problema del Napoli, ma sicuramente è profondo. Sono più di 10 stagioni che De Laurentiis ha fatto sì che questa squadra competesse per il vertice, e a parte qualche annata il Napoli si è sempre piazzato tra il secondo e il terzo posto. Quest'anno la rosa è sicuramente la più completa e tecnica di sempre. Eppure ancora si assiste a dei tracolli imbarazzanti o a delle prestazioni che sanno di disturbo depressivo. Il Napoli è la dimostrazione di come nel calcio conti troppo l'aspetto nervoso e mentale, e di come forse da oggi Giuntoli imporrà il test psico-attitudinale ai nuovi acquisti prima di farli entrare a Castelvolturno. Serve gente con gli attributi in vista. Per adesso, troppa emotività che si scontra con un ambiente già storicamente difficile di per sé. Il risultato è un 1-1 squallido contro un Torino inguaiato. C'è anche la colpa di Gattuso in questo, ma una squadra con Koulibaly, Lozano, Insigne, Mertens, Osimhen, Zielinski, Fabian Ruiz e Manolas non può fornire non-prestazioni. Non più. Anno nuovo vita nuova.
A cura di Mattia Fele
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