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Top&Flop 13ª giornata: La Juve in netta crescita, l’Inter vince di episodi. Milan super

Mattia Fele

Anche al termine di questo turno ci ritroviamo in occasione della nuova rubrica di Calcionapoli1926.it, dedicata ai protagonisti Top&Flop di ogni giornata della Serie A. CLICCA QUI PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUL NAPOLI Top&Flop...

Anche al termine di questo turno ci ritroviamo in occasione della nuova rubrica di Calcionapoli1926.it, dedicata ai protagonisti Top&Flop di ogni giornata della Serie A.

Top&Flop 13ª giornata di Serie A

TOP

  • MILAN

  • Non ci sono più parole per descrivere un Milan che segna con tutte le parti del corpo, con tutti i giocatori e ad ogni minuto di gioco esistente. Rafael Leao ha spaccato il minuto, o meglio il secondo: pronti-via e Sassuolo sotto dopo 6 secondi. Sei secondi. Neanche il tempo di guardare se il cronometro fosse partito, che l'arbitro ha dovuto togliere il tappo al pennino ed aggiornare il risultato. Impressionante l'aggressività dei rossoneri che (tanto per dire) giocavano privi di Ibrahimovic e Rebic. Era senza attaccanti ma non lo sapeva. È vero, tutto sembra girare bene: gli uomini di Pioli non perdono un rimpallo neanche sotto tangente, Baresi si è reincarnato in Kalulu e niente, 6 secondi.Ma il Milan è primo. E lo merita.

  • ANDREA PIRLO

  • Lo abbiamo criticato tutti, lui non ha mosso ciglio. Vince e domina, non muove ciglio lo stesso.Andrea Pirlo sta iniziando a trovare la quadra del suo team (fatto di campioni, non dimentichiamolo): la Juventus vince a Parma tenendo il pallone per la maggior parte del tempo, sviluppando azioni avvolgenti che ricordano un po' un misto tra la Juve di Conte e quella di Allegri. D'altronde, siamo tutti forgiati dall'unione delle esperienze che si sono misurate su di noi. L'ex campione del mondo 2006 ha fatto tesoro della sua vita da top calciatore mondiale e sta iniziando a far vedere di essere un grumo di idee precise ed interessanti. Nella gestione ha tanto da imparare, ma è chiaro che per quella serva tempo. Sul lato tecnico niente da dire, con questo Morata e questo gioco però Dybala non ha spazio, per ora. Efficace, estetico. Primo per possesso palla nella metà campo avversaria in Serie A. Allora non era un Pirla! 

  • SAMPDORIA

  • Continua il cammino discontinuo ma qualitativo della Sampdoria di Ranieri, che dimostra ancora (ma non ha più bisogno di dimostrare nulla) di essere uno degli allenatori più esperti tatticamente che siede su una panchina in Europa. I suoi senza Candreva fuori rosa si divertono contro un Crotone che pure sembrava in ascesa e in ripresa. Non basta: la qualità di Quagliarella, Damsgaard e co. risulta essere superiore, ma solo se unita ad un'organizzazione di gioco che sembra iniziare a dare i suoi frutti. Dopo la bella prestazione al Napoli e la grande vittoria a Verona contro Juric (mai semplice strappargli punti, ndr), i blucerchiati confermano ciò che di buono stanno portando avanti. Ora bisogna tenere quella luce accesa. SAMPD'ORIA IN POI.

    FLOP

  • GENOA

  • Di una pochezza disarmante la prestazione del Genoa in casa del Benevento. Una squadra storica come il Grifone merita di meglio. Maran, checché se ne dica, ha scoperto di non essere il grande allenatore per il quale si gridava all'ingiustizia dopo l'esonero a Cagliari: ad inizio stagione, dopo l'enorme cluster da Covid-19, si additava a quella disgrazia la discontinuità (per dirla con dolcezza) della qualità di gioco dei rossoblu liguri. Ora invece si può dire a chiare lettere: sono scarsiO meglio sembrano scollati, come se si lasciassero andare alla consapevolezza che si salveranno di nuovo alla trentottesima. Ma non va sempre così. Ogni giornata un tifoso medio spera che la squadra che sostiene non giochi contro il Genoa per non essere costretto a cambiare canale dalla noia. Urge riprendersi per sembrare almeno mediocri. 

  • INTER

  • Continua la striscia positiva in termini di risultati dei nerazzurri allenati da Antonio Conte. Unico problema: non c'è anima, non c'è gioco. Come un talentuoso svogliato, l'Inter si appoggia agli episodi e si lascia cullare dal Fato. Clemente, per ora (sesta vittoria consecutiva in Serie A), ma quanto potrà durare? Contro il Napoli un calcio di rigore, contro lo Spezia una fulminante ripartenza e la qualità dei singoli. Assist di Lautaro e corsa di Hakimi. Delizioso, ma lo Spezia aveva scelto di giocare: se una squadra si chiude, invece, agli uomini di Conte mancano brio e qualità. In questo senso, l'eliminazione europea non sorprende. Solo un acquisto può salvarla (e svoltare la stagione). El papu Gomez. Aspettando reali dimostrazioni di forza, la seconda squadra di Milano (per gerarchie in classifica) è un grosso punto INTERrogativo.

    A cura di Mattia Fele 

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