rubriche

Sott’ e ‘Ncoppa – Sanremo 2021, se il Napoli fosse una canzone…

Tony Sarnataro

 (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Sanremo 2021: se il Napoli fosse una canzone, sarebbe...

Il binomio “Musica-Calcio” rasenta la perfezione: arte e fantasia si mescolano andando a suscitare un mix di emozioni difficilmente descrivibili. È da molto che non si va allo stadio, ma è impossibile non ricordare le sensazioni che si provano quando i calciatori effettuano il riscaldamento caricati dalle casse che rimbombano: adrenalina e godimento. L’apoteosi toccata a Monaco nel 1989 con la danza di Diego Armando Maradona sulle note di “Live is Life”.Venendo ai tempi attuali, ricollegandosi a Sanremo 2021 e andando anche oltre, vi sono diverse canzoni che potrebbero ricomporre il filo di questa stagione finora travagliata per il Napoli.

“Ci sono troppi rancori che ci fanno star male Mi sono messa in disparte sola col mio dolore Dove c’era dell’acqua oggi solo vapore Potevamo fare di più...” è una parte del brano che Arisa ha presentato al Festival della canzone italiana. Strofe che molto verosimilmente potrebbero essere la ricostruzione delle telefonate degli ultimi tempi tra Aurelio De Laurentiis e Gennaro Gattuso. Già, perché questo Napoli poteva e può fare sicuramente meglio. La soluzione alla crisi? Servirebbe “una bio-chimica pozione” o “un po' di Vitamina E” (esonero, Europa o magari tutte e due?). In sintesi potrebbe risultare opportuno rivolgersi ad un buon “Farmacista”, completando il riferimento al come sempre geniale Max Gazzé. O, magari, bisognerebbe ripetere ad ognuno dei calciatori “Ricorda ‘la genesi del tuo colore!’”?. L’azzurro, in questa terra, è simbolo di passione e appartenenza. Chi indossa la maglia del Napoli deve sposare la causa necessariamente e incondizionatamente. L’obiettivo resta uno solo: rivedere, come cantano i Coma_Cose, le “Fiamme negli occhi” dei partenopei. Lo stesso ardore sprigionato durante il ciclo di colui che vestiva “Senza giacca e cravatta” (allontanandosi dalla Liguria e dai tempi di oggi e avvicinandosi all’ombra del Vesuvio e allo scorso millennio).

La Napoli di Nino D'Angelo

In definitiva, insistendo con uno degli artisti che più degnamente ha rappresentato il sentimento partenopeo, Nino D’angelo, il grido di tutti quelli che amano Napoli e il Napoli è: “Jesce Sole” a illuminare questo momento così buio sanitariamente, socialmente, ma anche sportivamente.

a cura di Tony Sarnataro e Giuseppe Canetti

©RIPRODUZIONE RISERVATA