Il Mondiale in tv, il Gaucho, gli inizi da predestinato e l’incubo United: chi è Sancho

Uno degli ultimi nomi sondati dal direttore sportivo del Napoli Giovanni Manna per l'attacco è Jadon Sancho: il calciatore inglese, che ha già dato la sua disponibilità per un eventuale trasferimento in Italia, occupa un posto in prima fila nella lista dei desideri dell'ex dirigente della Juventus. Di fronte a una richiesta del Manchester United pari a 25 milioni di euro, nonostante il contratto scada nel 2026, il Napoli tratterà per ottenere condizioni migliori ma Jadon piace e non poco anche ad Antonio Conte. Nato a Londra il 25 marzo 2000, la sua è una storia di riscatto. Jadon Sancho viene da una famiglia povera di immigrati di Trinidad e Tobago e in un'intervista ha addirittura dichiarato che il Mondiale 2018 in Russia è stato il primo grande torneo che ha avuto modo di seguire in TV. La sua formazione calcistica comincia per strada o quasi visto che da bambino inizia a dare i primi calci a un pallone nel Southwark, la squadra del suo quartiere. Il suo idolo è Ronaldinho (detto el Gaucho), come dichiarato dallo stesso Jadon: "Mi piaceva guardare Ronaldinho su YouTube. Mi piaceva il fatto che provasse cose che nessun altro aveva il coraggio di provare". Jadon Sancho entra all'età di 15 anni nel settore giovanile del Manchester City, dopo esser cresciuto in quello del Watford: pur essendo tra i più brillanti, decide di lasciare a sorpresa l'Inghilterra per accettare l'offerta del Borussia Dortmund a 17 anni compiuti da qualche mese. Il 31 agosto 2017 Sancho si trasferisce in Germania per 8 milioni di euro e la scelta si rivelerà estremamente illuminata. L'esordio con la prima squadra risale al 21 ottobre dello stesso anno, 17 giorni dopo esser stato inserito dal The Guardian, prestigioso quotidiano inglese, nella top 60 dei giocatori nati il primo anno del ventunesimo secolo insieme, tra gli altri, a un certo Erling Braut Haaland. Alla sua seconda stagione al Signal Iduna Park, realizza il suo primo gol in Champions League, contro l'Atletico Madrid, il 24 ottobre 2018. Ad appena 18 anni, The Rocket (il razzo, così soprannominato per la sua velocità e la capacità di fulminare gli avversari nell'1 VS 1) mostra a tutta Europa il suo talento. A proposito di precocità, sempre nell'ottobre dello stesso anno arriva la prima convocazione dal commissario tecnico dei Tre Leoni Gareth Southgate diventando così il primo calciatore nato nel nuovo millennio a essere convocato dalla nazionale inglese. Trascinatore, Sancho torna in Inghilterra: è il 1° luglio 2021 quando il Manchester United comunica di aver trovato un accordo con il Borussia Dortmund per il suo trasferimento a 68 milioni di euro. Le aspettative del popolo che sostiene i Red Devils sono notevoli nei confronti del nativo di Londra, cresciuto nel City e tornato in Inghilterra ma per abbracciare la sponda rossa di Manchester. Il rendimento non sarà mai all'altezza delle speranze, visto che verrà travolto dal turbinio di difficoltà in cui incapperà tutta la squadra con Erik Ten Hag, il quale decide di metterlo fuori rosa all'inizio dell'annata 2023-2024. A gennaio 2024, a chiamare è di nuovo il Borussia Dortmund: Sancho è nuovamente un calciatore giallonero, anche se la sua seconda esperienza non è all'altezza della precedente parentesi: nei suoi 6 mesi di prestito secco, Sancho si rende autore di appena 3 gol e 2 assist in 21 presenze, pur togliendosi la soddisfazione di giocare la finale di Champions persa 0-2 contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti. Segnali più incoraggianti sono arrivati dall'ultima stagione, al Chelsea. Con i Blues, infatti, vince la Conference League realizzando anche un gol in finale contro il Real Betis ma la sensazione, visti i picchi di bellezza prodotti al massimo della forma, è che possa fare molto meglio. Chissà che non possa essere l'entusiasmo di una piazza come Napoli, due volte scudettata negli ultimi tre anni, a rigenerarlo. A cura di Bruno Stampa