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PUNTI DI SVISTA – Napoli fuori dalla lotta scudetto ma in Champions, critiche eccessive?

Redazione

Il Napoli si è liquefatto nelle ultime tre gare, dando addio ai sogni di scudetto. Ma le critiche sono eccessive?

In Italia 60 milioni di CT, il calcio da sempre unisce e divide l'opinione pubblica. Noi di calcionapoli1926.it commenteremo una notizia, un fatto o un accadimento visto da prospettive opposte, con Giuseppe Canetti e Tony Sarnataro.

Il Napoli si è liquefatto nelle ultime tre gare, dove ha raccolto un solo punto, dando addio ai sogni di scudetto. La debacle contro l'Empoli è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Una sconfitta inaccettabile per com'è arrivata. Via, dunque, ad una serie di critiche e contestazioni all'intera stagione degli azzurri, così come tanti commenti negativi sono arrivati per i calciatori azzurri e Spalletti. Critiche giuste o eccessive, considerando la stagione disputata?

Pensiero Canetti: sogno svanito in modo indegno, critiche giuste

Il ritorno in Champions League era l'obiettivo dichiarato, certo. Ed è stato praticamente raggiunto, è vero anche questo. Ma perché una squadra come quella azzurra, che da ormai un decennio bazzica per i piani alti della classifica, deve sempre accontentarsi? Perché una piazza come Napoli, che desidera da tempo immemore lo scudetto, non ha mai il diritto di sognare fino alla fine?

Parliamoci chiaro, dopo Napoli-Verona dello scorso anno, ci eravamo avvicinati a questa stagione con tanto scetticismo, quasi con il timore di rimanere nuovamente scottati. Poi, tra grandi risultati e varie dimostrazioni d'amore, avevamo rispolverato dal cassetto una passione fervente, che nelle ultime settimane era diventata febbre, considerata la chance "epocale" e concreta di arrivare al tricolore.

Man mano, però, il sogno partenopeo ha cominciato a scomparire, sbiadendosi al Maradona e svanendo definitivamente ad Empoli, nel modo più burbero e indegno possibile. È questo che fa male, non il mancato trionfo. Perciò non vale la pena di raccontare, per l'ennesima volta, quali siano state le vicende che hanno portato alla debacle: semplicemente non doveva accadere. Invece è successo, ed è stato palese che ci eravamo soltanto illusi di poterci ancora fidare di certi interpreti.

Le critiche sono sacrosante, anche nei confronti dell'allenatore. Ma occhio ad individuare i principali colpevoli. È inutile, adesso, puntare il dito solo contro Spalletti: questi giocatori hanno fallito il grande salto con tutti e tre i tecnici passati all'ombra del Vesuvio nel post-Sarri. Ci sarebbero discorsi lunghi e profondi da fare, con relative valutazioni. Immaginiamo che il tutto stia già avvenendo tra "un buon piatto e un calice di vino rosso" in queste prime serate di primavera...

Pensiero Sarnataro: stagione Napoli positiva, obiettivo raggiunto

Critiche sicuramente eccessive, lo diciamo senza mezzi termini. Spesso con il Napoli si è criticoni, fin troppo il lecito e il logico. Vero, nessuno si aspettava il punto in tre incontri e ancor di più la debacle di Empoli per i modi in cui è arrivata, ma non bisogna buttare tutto. E quanto di buono (tanto) fatto in quest'annata. Il Napoli tornerà in Champions League, lo farà dalla porta principale, dopo aver lottato (fino a cinque giornate dal termine) per lo scudetto. Vi sembra poco? Vi sembrano risultati che possono portare a contestare una squadra e un tecnico per l'intero campionato?

Basti ricordare dov'era il Napoli l'anno scorso o due anni fa. Il reale obiettivo ad agosto era la Champions. Missione raggiunta con un bel gioco e tante belle soddisfazioni. A chi critica eccessivamente, vogliamo ricordare in che condizioni sono altre grandi come Roma e Lazio. Squadre con il bacino d'utenza simili a quello azzurro, la cui Champions la vedranno solo dal binocolo e vivacchiano dal quinto all'ottavo posto con tante incertezze economiche e tecniche. Si guardi alla Fiorentina che per anni è stata protagonista di stagioni anonime appena sopra la zona salvezza. Dunque fatti tutti questi esempi viene facile ripensare alla stagione del Napoli come positiva e di assoluto valore, da 8 in pagella. Lo scudetto sarebbe stata la ciliegina a renderla da 10.

Passando all'aspetto tecnico, della qualità dei calciatori, appare inverosimile criticare Spalletti (sebbene alcune scelti siano opinabili) e una rosa che ha dimostrato di essere tra le migliori del campionato. Per profondità e forza tecnica. L'anno prossimo non si dovrà distruggere, ma continuare su questa strada, sostituendo chi andrà via con giocatori di qualità (ad esempio Insigne) e rinforzando quei ruoli leggermente scoperti. Continuare così nella crescita, lottare per lo scudetto anno dopo anno che prima o poi il sogno tricolore diventerà realtà.

 

Caro lettore, dopo aver letto l’articolo, sei d’accordo con Canetti, Sarnataro o hanno preso una SVISTA entrambi?

A cura di GIUSEPPE CANETTI e TONY SARNATARO

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