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PUNTI DI SVISTA – Lotta scudetto, è finita o ancora tutto è possibile?

Redazione

Dopo il solo punto conquistato tra Fiorentina e Roma, la lotta scudetto si fa fin troppo in salita per il Napoli: si può ancora sognare?

In Italia 60 milioni di CT, il calcio da sempre unisce e divide l'opinione pubblica. Noi di calcionapoli1926.it commenteremo una notizia, un fatto o un accadimento visto da prospettive opposte, con Giuseppe Canetti e Tony Sarnataro.

Dopo il solo punto conquistato tra Fiorentina e Roma, la lotta scudetto si fa fin troppo in salita per il Napoli. Il Milan è a +4, l'Inter (con una gara in meno) +2. Quindi è davvero finita per il titolo come si dice in giro? O gli uomini di Spalletti possono ancora sognare il tricolore? Andiamo a vedere cosa può succedere in queste ultime cinque giornate.

Pensiero Sarnataro: lotta scudetto possibile, il Napoli deve crederci

Il Napolifa bene a credere nello scudetto. Per una serie di ragioni. Vero, è difficile, e dopo il punto conquistato tra Roma e Fiorentina la strada è irta e in salita. Ma gli azzurri possono ancora farcela. Perché? Punto primo, questo è un campionato pazzo. Da settembre ad oggi si sono succedute lì in vetta Inter, Milan e Napoli per vari periodi, ed entrambe sono arrivate ad avere anche un certo margine sulle rivali salvo poi vedere ribaltato il tutto. Può succedere ancora, lo insegna la storia di questo campionato. Punto secondo: il calendario. Adesso è tutto in discesa, senza più big match. Se la formazione più temibile è il Sassuolo già salvo e senza più nulla da chiedere al torneo, è tanto dire. Fiorentina e Roma erano comunque due grossi nomi. Dunque en-plein possibile.

Il terzo motivo sono le due avversarie dirette, Inter e Milanche possono perdere sicuramente punti nelle prossime gare. Partiamo dai rossoneri di Pioli. Il calendario è molto, molto duro. Per non dire proibitivo per Giroud e compagni. Lazio a Roma, Hellas a Verona e Sassuolo a Reggio Emilia in trasferta; Atalanta e Fiorentina a Milano. Viene difficile pensare che non possano perdere punti. Dai biancocelesti di Sarri alla Fatal Verona, squadre che in casa hanno espresso il loro meglio. Passando per la stessa Fiorentina (incontro tra l'altro sempre ostico al Milan) e la Deada record in trasferta. Superare il Milan non è per nulla impossibile.

Più difficile il discorso se si prende in considerazione l'Inter, attualmente lanciata, con una partita da recuperare e soprattutto un calendario tutt'altro che impossibile. Alla pari o forse migliore di quello del Napoli. Eppure...non esistono partite scontate. Le gare vanno sempre giocate. E poi Inzaghi ha sempre sofferto i finali di stagione. Quando era alla Lazio si ricordano, tra gli altri, la Champions persa al foto-finish proprio contro l'Inter nel 2018 e il solo gol realizzato in cinque sfide l'anno scorso. Ma anche gli altri anni ha sempre chiuso in calo, una vera e propria costante delle sue stagioni capitoline. Spesso con una serie lunga di sconfitte di fila. Insomma è ancora tutto possibile e il Napoli deve crederci!

Pensiero Canetti: sognare è lecito, ma la ragione dice altro

Mai smettere di sognare, finché la matematica lo consente. Ovvio, tutti ci auguriamo che il Napoli possa compiere un incredibile exploit, sovvertendo quei i pronostici che al momento propendono nettamente in favore delle due milanesi. Però, ecco, diciamocelo chiaramente: le possibilità che la squadra azzurra vinca lo scudetto ad oggi sono quasi nulle.

Prima perdendo con la Fiorentina, e poi pareggiando con la Roma, Insigne e compagni hanno lasciato per strada cinque punti troppo importanti ed adesso si ritrovano con un gap di quattro lunghezze dalla vetta, quando potenzialmente poteva essere + 1. Il contraccolpo psicologico è stato forte, basta leggere qualche recente dichiarazione rilasciata da mister Spalletti. Non c'è calendario o calcolo che tenga, alla fine certi passi falsi si pagano, anche in un campionato così mediocre e livellato verso il basso come la Serie A. Inoltre, ad aggravare la situazione dei partenopei ci sono due fattori che non lasciano spazio all'interpretazione: il deludente rendimento in casa e i passaggi a vuoto nei momenti decisivi. Probabilmente, nel corso della storia del calcio italiano, non c'è mai stata una squadra che ha vinto nonostante due handicap così grandi.

Sognare è lecito, ma la ragione dice altro.

 

Caro lettore, dopo aver letto l’articolo, sei d’accordo con Canetti, Sarnataro o hanno preso una SVISTA entrambi?

A cura di GIUSEPPE CANETTI e TONY SARNATARO

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