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PUNTI DI SVISTA – Gaetano torna alla base, merita una chance o meglio cederlo di nuovo?

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Gianluca Gaetano proviene da una stagione trionfale alla Cremonese

Redazione

In Italia 60 milioni di CT, il calcio da sempre unisce e divide l'opinione pubblica. Noi di Calcionapoli1926.it commenteremo una notizia, un fatto o un accadimento visto da prospettive opposte, con Giuseppe Canetti e Tony Sarnataro.

Gianluca Gaetano, talento classe 2000 del Napoli, proviene da una stagione trionfale alla Cremonese, trascinata alla promozione in Serie A grazie ai suoi colpi. Oggi merita di restare in rosa o meglio cederlo (di nuovo in prestito) almeno un altro anno? Ce lo chiediamo in questo nuovo numero della rubrica.

Pensiero Canetti: tenere Gaetano ed utilizzarlo

Gaetano

Ventidue anni compiuti, due stagioni trascorse in Serie B da protagonista, con tanto di promozione: non esiste al mondo dire "deve fare ancora esperienza". Gianluca Gaetano è uno dei migliori talenti che ha sfornato il Napoli negli ultimi tempi e adesso deve restare all'ombra del Vesuvio!

Quante volte ci siamo lamentati che nella rosa del Napoli ci sono pochi (o addirittura zero) giocatori partenopei, o che nelle squadre italiane vi militano sempre meno italiani!? Ecco: continuando a dire che Gaetano deve fare ancora esperienza non si fa altro che nutrire un circolo vizioso fatto di esterofilia e poca lungimiranza. Cosa deve fare più un giovane nostrano per meritarsi una chance importante non è ancora dato saperlo...

Passati i vent'anni non si è più ragazzini. Gaetano lo sa e giustamente ha voglia di provare ad esplodere senza quell'assurda paura di bruciarsi. L'ormai ex Cremonese (si spera) può rappresentare uno dei perni del futuro della squadra azzurra. L'augurio è che già dalla prossima stagione possa esserne una pedina importante.

Pensiero Sarnataro: Gaetano ancora acerbo, meglio il prestito (o la cessione)

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Gaetano merita sicuramente un grande palcoscenico, ma da qui a passare nella rosa del Napoli, il passo potrebbe essere un po' più lungo della gamba. Il calciatore ha talento, ma dalla B seppur dominata all'azzurro ce ne passa. Si tratta di un ragazzo ancora giovane, giovanissimo, essendo un millennials (classe 2000), quindi può ancora andare a "farsi le ossa".

Ovviamente l'avvicinamento al Napoli deve essere graduale. E dunque merita un anno in serie A. Dove? In qualche squadra che lotta per salvarsi. Magari proprio alla Cremonese, anche per dare continuità al suo progetto tecnico e far felice un po' tutti. Dopo un anno da titolare in serie A potrà dirsi pronto (o meno) per il Napoli.

Un'altra cosa che rischia di accadere, in caso di sua permanenza in azzurro, è bruciarsi. E fare la fine di quei tanti calciatori rimasti in organico in azzurro per poi finire nel dimenticatoio. Il titolare non potrebbe farlo, quella zona di campo è ben coperta e non ha bisogno di innesti. Probabilmente sarebbe la quinta se non la sesta scelta. Così il rischio di giocare poco c'è tutto. Dunque anche come sorta di tutela personale, meglio mandarlo a giocare in prestito in A.

Se poi dovesse arrivare un'offerta faraonica, di quelle che non si possono rinunciare, a quel punto perché non cederlo in maniera definitiva? D'altronde in questo mercato non ci sono incedibili come anche i vari Koulibaly, Fabian o Osimhen. Figuriamoci se può esserlo il buon Gaetano, con tutto il rispetto. E dunque secondo chi vi scrive ecco cosa farebbe: girarlo in prestito secco per un anno, in caso di maxi offerta (diciamo una cifra superiore ai 10-15 milioni di euro) cederlo senza pensarci. Reinvestendo la cifra in qualche ruolo utile.

Caro lettore, dopo aver letto l’articolo, sei d’accordo con Canetti, Sarnataro o hanno preso una SVISTA entrambi?

A cura di GIUSEPPE CANETTI e TONY SARNATARO

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