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Resa dei conti

Il talento di Partenope – Una retrocessione amarissima ma quasi “liberatoria”

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La sconfitta interna con il Pomigliano ha decretato la fine del sogno Serie A per le azzurre

Enrico Esposito

Nonostante sia passata anche in vantaggio nel primo tempo, il Napoli Femminile si è dovuto arrendere al ritorno del Pomigliano nel match salvezza di Cercola. Le azzurre sono letteralmente crollate nella ripresa subendo ben tre gol in nove minuti che hanno decretato la fine dell'incontro e la retrocessione in Serie B. Un epilogo che appariva lontano dopo la bella vittoria di Empoli e la contemporanea sconfitta della squadra di Domenico Panico contro la Fiorentina. E invece la gara del Piccolo ha confermato le difficoltà che dall'inizio della stagione hanno pesato sul percorso del Napoli Femminile.

Il Napoli Femminile dice addio alla Serie A

Il talento di Partenope – Una retrocessione amarissima ma quasi “liberatoria”- immagine 2

Purtroppo il bis non è riuscito. Domenichetti e Castorina non hanno completato la rimonta che aveva compiuto il loro predecessore Pistolesi dodici mesi fa. Il Napoli Femminile è arrivato ad un passo dalla clamorosa salvezza, per 45 minuti l'ha assaporata e abbracciata. La zampata di LanaGolob al 28' del primo tempo aveva operato il momentaneo sorpasso sulle cugine del Pomigliano, che però avevano già dato prova di essere molto vive. E dopo aver sfiorato la rete in più di un'occasione prima dell'intervallo, al ritorno dagli spogliatoi il tridente di Panico ha rotto gli indugi tramortendo la difesa azzurra.

Dellaperuta e Barisic con il contributo di Ippolito hanno messo a ferro e fuoco la retroguardia di casa portando l'incontro addirittura sull'1-3 finale. L'uno-tre è avvenuto secondo una sola ma letale modalità per Di Marino e compagne: il contropiede. La difesa del Napoli Femminile è stata travolta dalla rapidità e tecnica delle avversarie, arrivando a commettere nient'altro che errori a loro vantaggio.

Purtroppo dopo la terza rete del Pomigliano il sipario è calato sulla partita, ed era soltanto il 70'. Almeno sulla carta il tempo per recuperare il risultato c'era ma d'altra parte l'assenza quasi totale di una reazione ha evidenziato l'assenza di un aspetto ben più determinante. Il Napoli non ha espresso la cattiveria necessaria per giocarsela, non ha esternato quel carattere che si è visto in stagione troppe poche volte. La giornata di no di Jaimes e Goldoni, decisive contro l'Empoli, ha influenzato in negativo la prestazione di tutta la squadra. A centrocampo l'uscita prematura dal campo di SaraTui nella prima frazione ha rappresentato un grosso problema tecnico-tattico e di personalità.  La spagnola ha infatti sempre vestito i panni del centro di gravità permanente del sistema di gioco azzurro.

La grande pecca dell'annata azzurra

Il Napoli ha concluso il campionato al decimo e terz'ultimo posto con 17 gol fatti e 30 subiti. Per quanto riguarda le reti incassate la formazione partenopea ha tenuto il passo delle prime cinque classificate pareggiando il conto con l'Inter. Le ragazze di Domenichetti hanno fatto molto meglio delle altre rivali per la salvezza, con uno score di -16 rispetto al Pomigliano e addirittura di -30 nei confronti della Lazio. Ma se il reparto difensivo si è dunque comportato in modo egregio, le note dolenti arrivano dall'attacco, il secondo peggior dell'intero torneo con soli tre gol in più del Verona. Un dato pesante e chiarissimo che mette a nudo le carenze in zona offensiva della compagine azzurra.

La miglior marcatrice del Napoli Femminile nel campionato 2021/2022 è stata Eleonora Goldoni che ha realizzato cinque gol, mentre tre sono state le segnature di Pinna e due quelle di Sole Jaimes. Nessun centro invece per Deppy e Popadinova, le due grandi assenti della stagione a causa di problemi fisici. Gli infortuni hanno tormentato per tutto l'anno le due attaccanti non dando praticamente a loro la possibilità di partecipare alla causa azzurra. La società ha ritenuto sufficiente ingaggiare la sola Romina Pinna nel mercato di gennaio per cercare di tamponare il problema gol fortemente emerso nel girone d'andata. Purtroppo però alla luce delle statistiche prima elencate l'acquisto della giocatrice sarda non è bastato, rendendo invece palese il "buco" in rosa di una punta in grado di garantire gol.

La fine dell'era Carlino

All'alba della sconfitta con il Pomigliano e della retrocessione in serie cadetta, è partita subito la rivoluzione nel Napoli Femminile. Il presidente Carlino ha reso note le dimissioni dalla carica di numero uno della società annunciando che la sua decisione sarebbe comunque arrivata anche in caso di salvezza. Una notizia non attesa dai tifosi che chiude un'era ricca di soddisfazioni con il doppio salto dalla C alla A, nel corso della quale Carlino ha operato acquisti molto importanti. Il segno di una rivoluzione che si appresta radicale per il club partenopeo, che in settimana ha già salutato alcune giocatrici come il portiere Aguirre e soprattutto Goldoni, autrice di una bellissima lettera di saluti dopo i due anni trascorsi all'ombra del Vesuvio.

Nei prossimi giorni saranno resi probabilmente gli addii di altre componenti della rosa di questa stagione, e sarà tempo di programmare. L'imperativo consisterà nel costruire una squadra che sia in grado di ritornare subito nel massimo campionato nell'apertura dell'epoca del professionismo.

A cura di Enrico Esposito 

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