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Napoli, il FOCUS sui terzini: cosa funziona e cosa c’è da migliorare

Foto SSCN

Una stagione piena di alti e bassi quella del Napoli, performance incredibili alternate a sconfitte con squadre (con tutto il rispetto) di livello inferiore. Probabilmente Gennaro Gattuso negli ultimi mesi ha cercato i vari possibili motivi delle...

Giovanni Ibello

Una stagione piena di alti e bassi quella del Napoli, performance incredibili alternate a sconfitte con squadre (con tutto il rispetto) di livello inferiore. Probabilmente Gennaro Gattuso negli ultimi mesi ha cercato i vari possibili motivi delle continue prestazioni altalenanti. Uno di questi potrebbe essere la poca lucidità sotto porta, che in alcune partite (Spezia in campionato) è risultata fatale. Altra cosa da non sottovalutare, e che analizzeremo qui oggi, è l’alternanza dei terzini.

NAPOLI E I SUOI TERZINI: L'ANALISI

Il Napoli in questo momento ha due titolari, che sono Di Lorenzo e Mario Rui. Poi ci sono i “sostituti”, che hanno visto il campo pochissime volte: Ghoulamper la sinistra e Hysajche può giocare su entrambe le fasce. Il problema sta nelle prestazioni: l’algerino dopo il primo infortunio contro il ManchesterCity in Champions, dove al tempo era uno dei migliori al mondo, non è mai stato nemmeno al 10% della condizione. Colpa anche del secondo infortunio, al rientro dalla prima rottura del crociato. Gattuso ha puntato sul numero 31 davvero in poche occasioni: sono 406 i minuti giocati in totale, considerando tutte le competizioni a cui gli azzurri hanno partecipato. Una carriera sfortunata per Faouzi, ma allo stesso tempo il Napoli non si è mai mosso per trovare un sostituto all’altezza. Forse uno dei problemi principali nel tempo è stato questo, l’assenza di cambi sulle fasce al livello dei titolari.

MarioRui non è paragonabile al primo Ghoulam, che mangiava la fascia sinistra in ogni partita. Di certo non possiamo dire che il portoghese abbia fatto malissimo in questi anni, date le tantissime partite giocate con alcune prestazioni incredibili. Da ricordare quella con il Barcellona al vecchio SanPaolo. Pensando a questa stagione invece sono poche le gare da ricordare per il numero 6, spesso colpevole per alcune reti subite da quel lato. In totale sono 20 le partite giocate quest'anno, giovedì sera la prima in Coppa, dove poteva tranquillamente scendere in campo Ghoulam, esclusivamente per aggiungere minuti nelle gambe.

LA FASCIA DESTRA

Passiamo alla fascia destra ora. Per parlare della prima parte di campionato di Giovanni Di Lorenzo basta pensare ad un dato significativo: lasciando stare la partita che ha saltato per squalifica con la Fiorentina, il terzino è uno dei pochi calciatori di Serie A ad aver giocato ogni singolo minuto, precisamente 1530 su 1620. Un dato impressionante e soprattutto preoccupante da un certo punto di vista: Gattuso si fida ciecamente dell'ex Empoli, allo stesso tempo non lo sostituirebbe mai con Hysaj, poiché le prestazioni non sarebbero dello stesso livello. Forse Ringhio non aveva considerato un fattore, risultato poi decisivo: si gioca ogni 3 giorni. Il numero 22 ha sofferto molto negli ultimi due mesi, subendo spesso gol per alcune delle sue défaillance in difesa. Il motivo? Stanchezza. Nel 90% delle volte.

Hysajsi è dimostrato poco affidabile, nonostante abbia avuto molte più chance rispetto a Faouzi Ghoulam. Ad esempio con lo Spezia in coppa l’albanese è partito titolare, in una partita già vinta sulla carta. Mentre l’algerino neanche in questa occasione ha provato la sensazione dei tacchetti sul campo di gioco. L'ex pupillo di Sarri ha giocato ben 771 minuti, trovando molta più considerazione da parte dell'allenatore rispetto alla scorsa stagione. Complici le prestazioni di MarioRui non ottimali, il capitano dell'Albania ha giocato quasi esclusivamente sulla fascia sinistra, tecnicamente fuori ruolo.

LE CONCLUSIONI

Dopo tutto questo discorso il lettore dell’articolo penserà: ok, il Napoli dovrebbe agire sul mercato e trovare almeno un terzino all’altezza dei due titolari, se non meglio. Gli azzurri rispondono così: cessione di Kevin Malcuit. Il francese non è stato menzionato prima appunto per l’addio agli azzurri avvenuto in questi giorni, precisamente con il passaggio alla Fiorentina. Una cessione che crea stupore, considerando l’emergenza terzini. Evidentemente dirigenza e squadra mercato partenopea hanno considerato perfetta così com’è la parte di rosa composta dagli esterni difensivi.

Sorgono dei punti di domanda sulla questione, probabilmente non risolvibili ora, nella sessione invernale di calciomercato. Il Napoli riuscirà a competere in EuropaLeague, CoppaItalia e SerieA con 2 terzini e mezzo? Lo scopriremo presto, guardando però le altre rose che lottano per gli stessi obiettivi il divario sulle fasce è abbastanza notevole. In questi mesi certamente Giuntoli e DeLaurentiis penseranno ad una soluzione, magari perché no, valorizzando qualche giovane della primavera che potrebbe eccellere anche in prima squadra.