Dall’Olanda al Vesuvio: tutti i calciatori “orange” che hanno giocato a Napoli

Il Napoli è sempre stato un crocevia importante di talenti internazionali, ma quando si parla di Olanda non si pensa certamente ad una delle nazioni più rappresentate nella storia azzurra. Sono soltanto due, infatti, i calciatori olandesi che sono rimasti impressi nella memoria dei tifosi: Ruud Krol e Jonathan De Guzman, entrambi simbolo di due generazioni differenti del club partenopeo. Oggi, a distanza di decenni, il Napoli è pronto a scrivere un nuovo capitolo di questa storia, con i giovani talenti Noa Lang e Sam Beukema approdati all'ombra del Vesuvio. Ripercorriamo insieme la storia dei due calciatori "Oranje" che hanno già vestito la maglia azzurra e il loro legame con la città. Ruud Krol, olandese di Amsterdam, nato nel 1949 è uno dei più famosi “lancieri” dell’Ajax di Cruijff. Krol era un ambidestro ed inizia la sua carriera ricoprendo il ruolo di terzino sinistro, ma successivamente, anche quello di difensore centrale e di libero. È la stagione 1980-81 quando Ruud approdò al Napoli, l’allenatore all’epoca era Marchesi, nuovo coach voluto dal Presidente Corrado Ferlaino. Da poco si erano aperte le frontiere della nostra serie A (con la possibilità di tesserare calciatori stranieri) e il direttore generale Antonio Juliano volò in Canada, a Vancouver, per ingaggiarlo, strappandolo a Milan e Torino. Gli azzurri lo pagarono 110 milioni per il prestito di sette mesi, ma il direttore Juliano riuscì a trattenerlo all'ombra del Vesuvio per ben quattro campionati, a 800 milioni a stagione e un miliardo dato alla società canadese. Nella stagione 1980/81, la sua prima in maglia Napoli, quella dello scudetto sfiorato con 38 punti, a -4 dalla Roma e a -6 dalla Juventus Campione d’Italia, Krol indossò anche la fascia da capitano e vinse il premio di miglior straniero del campionato. Nella stagione successiva, 1981/82, l’olandese e gli azzurri chiudono al quarto posto, dietro Roma, Fiorentina e Juventus. Nel campionato 1982/83, invece il Napoli di Pesaola si salva clamorosamente arrivando decimo con 28 punti, solamente a +2 dalla retrocessione. L’ultima stagione del colosso olandese è segnata dal pesante infortunio, e dopo l’operazione al menisco, non tornò più il baluardo a cui si era abituati. Chiuse con 107 presenze ed una rete la sua esperienza con la casacca azzurra. e prima di andarsene, dichiarò: “Napoli è stato un sogno bellissimo. Se non mi fossi rotto la gamba, sarei rimasto a vita”. Jonathan de Guzman è l'ultimo calciatore olandese ad aver vestito la maglia del Napoli. Nato a Toronto nel 1987, da padre filippino e madre giamaicana, all'età di 12 anni arrivò in Europa entrando nel settore giovanile del Feyenoord. Questo gli permise di ottenere la cittadinanza olandese e poter di conseguenza vestire la maglia degli Oranje. La sua carriera è segnata, specie inizialmente, da molti infortuni che non gli permettono mai di fare quel salto di qualità. Nell'estate del 2014, su richiesta di Rafa Benitez, passò a titolo definitivo al Napoli per sei milioni di euro, firmando un contratto quadriennale da due milioni di euro a stagione. Non potendo essere schierato nel preliminare di Champions League, esordì il 31 agosto seguente alla prima di campionato a Genoa nella quale subentra a Marek Hamsik e realizza al 95' il gol del definitivo 2-1 per il Napoli. Il 6 novembre 2014 segnò una tripletta nella vittoria per 3-0 al San Paolo contro gli svizzeri dello Young Boys, valevole per la fase a gruppi dell'Europa League. Successivamente si aggiudicò il suo primo trofeo con la maglia azzurra, la Supercoppa Italiana, vinta ai calci di rigore dopo il 2-2 finale ai danni dei rivali della Juventus. Giocò una partita da protagonista, infatti fu suo infatti l'assist che consentì a Gonzalo Higuain di pareggiare i conti dopo la rete di Carlos Tevez. Nella stagione seguente, fu fatto fuori dai piani tecnici del nuovo tecnico Maurizio Sarri, non colleziona infatti alcuna presenza in prima squadra e nel mercato invernale, il 28 gennaio, passò in prestito al Carpi. Il 26 agosto del 2016 si trasferì, sempre in prestito, al Chievo, scegliendo di indossare la maglia numero 1 e diventando così il primo calciatore nella storia della Serie A a vestire tale maglia pur non essendo un portiere. Rientrato al Napoli, non venne convocato per il ritiro precampionato e venne acquistato dall'Eintracht Francoforte terminando così la sua esperienza azzurra con 36 presenze e 7 reti tra campionato e coppe. A cura di Roberto Bizzarro