La rovesciata di Scott, il compleanno di Mertens e un ex indigesto: gli ultimi 10 Napoli-Cagliari

Le luci dello Stadio Diego Armando Maradona tornano ad accendersi, dopo un'estate in cui sono stati i concerti a dominare la scena, per una partita del Napoli: a Fuorigrotta, il Napoli di Antonio Conte vuole dare continuità ai tre convincenti punti di Reggio Emilia contro il Sassuolo per ricongiungersi con il suo pubblico nel migliore dei modi. La squadra che terrà a battesimo l'impianto degli azzurri sarà il Cagliari, club che evoca il ricordo più bello della scorsa stagione ai tifosi visto che proprio contro la compagine sarda il Napoli si è laureato campione d'Italia all'ultima giornata. Parte proprio dai 90 minuti che hanno regalato il quarto scudetto agli azzurri il nostro percorso negli ultimi dieci Napoli-Cagliari, sfida che si gioca per la trentanovesima volta in Campania tra tutte le competizioni. [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=eoG2myE_c2U"] Come già preannunciato, il nostro viaggio nelle ultime 10 partite tra Napoli e Cagliari comincia dal precedente più recente e quindi dall'indimenticabile notte del 23 maggio 2025. Napoli è una città paralizzata da giorni, che freme all'attesa di una delle partite più decisive della storia del club: appena cinque giorni prima, gli uomini di Antonio Conte vanno a Parma mentre l'Inter, rivale del Napoli in un duello scudetto consegnato alla storia del calcio italiano, ospita la Lazio. La classifica vede il Napoli a 78 punti, a +1 sui nerazzurri che sono invece inchiodati a quota 77, e la penultima giornata è già uno snodo cruciale. Mentre al Tardini il Napoli non va oltre lo 0-0, l'Inter vive una vera e propria altalena, che tale si rivelerà emotivamente anche per ogni tifoso azzurro. Prima il vantaggio con Bisseck al tramonto del primo tempo demoralizza tutto l'ambiente partenopeo, rianimato dal pareggio della Lazio con Pedro. Poi la squadra di Inzaghi si riporta avanti a una manciata di minuti dalla fine con Dumfries, trovando un 2-1 che sembra la mazzata definitiva ai sogni dei tifosi del Napoli fino a quando ancora una volta Pedro, questa volta su rigore, riacciuffa l'Inter sul 2-2 finale che fa tirare un enorme sospiro di sollievo a una città intera. Arrivato l'ultimo turno, il Napoli ha un'occasione troppo ghiotta contro il Cagliari di Davide Nicola, già salvo, e non se la fa sfuggire. Di fronte a un Maradona sold-out e colorato d'azzurro con oltre 53000 anime a spingere gli azzurri verso un'impresa impensabile all'inizio del campionato, a rompere l'equilibrio è Scott McTominay, con una rovesciata da Calciatori Panini che rimarrà scolpita nella memoria di ciascun appassionato. Nel secondo tempo, è l'altro super protagonista della cavalcata trionfale condotta dal Napoli, Romelu Lukaku, che con un gol alla Big Rom elude la marcatura di Mina e vola dritto in porta per mettere la propria firma sul 2-0 finale. Dopo due anni, il Napoli torna sul tetto d'Italia conquistando il quarto scudetto della sua storia. [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=WbYja7mAASA"] Facendo un passo indietro, si passa dalla stagione 2023-2024, quella che coincide con l'annus horribilis del Napoli. E' il 16 dicembre 2023 e la magia derivante dallo scudetto conquistato appena qualche mese prima è già svanita: colpa di una squadra che non è mai stata in grado di trovare una quadra, barcamenandosi a fatica tra più cambi di allenatore e un mercato che non l'ha rinforzata. Sulla panchina dei campioni d'Italia, non siede più Rudi Garcia, scelto inizialmente come tecnico da cui ripartire dopo il biennio con Luciano Spalletti alla guida, ma Walter Mazzarri. Il nativo di San Vincenzo era stato infatti chiamato da Aurelio De Laurentiis qualche settimana prima proprio al posto del francese, esonerato poco più di un mese addietro in seguito alla debacle casalinga contro l'Empoli. Lui accetta, alla vigilia di un tour de force complicatissimo per il Napoli, atteso nell'ordine da Atalanta, Inter e Juventus, oltre che da Real Madrid e Braga in Champions League ma i risultati non sono entusiasmanti. Mazzarri parte con il piede giusto, espugnando (1-2) il Gewiss Stadium di Bergamo ma con Real Madrid, Inter e Juventus arrivano tre sconfitte in altrettante partite giocate. Col Braga arrivano i tre punti decisivi per conquistare gli ottavi di Champions ma è con il Cagliari che arriva la prima vittoria al Maradona di Mazzarri. Il primo tempo non è brillante ma nella ripresa emergono le qualità dei trascinatori azzurri, con Victor Osimhen che la sblocca di testa al sessantanovesimo minuto e Khvicha Kvaratskhelia a realizzare il gol del 2-1, su assist del nigeriano, sei minuti più tardi. Nel mezzo, c'era stato il pareggio dei rossoblù firmato da Leonardo Pavoletti, ex di giornata, ma i tre punti vanno al Napoli che torna a vincere al Maradona, in Serie A, a quasi tre mesi di distanza dal 4-1 rifilato all'Udinese il 27 settembre 2023. [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=DCSnTInUOKM"] Ironia della sorte, l'ultimo Napoli-Cagliari disputatosi al Maradona prima del 2-1 firmato Osi-Kvara, vede Walter Mazzarri responsabile della guida tecnica della formazione ospite. Il Napoli è all'inizio di un anno che deve essere quello del ritorno nell'Europa che conta, obiettivo non riuscito a Gennaro Gattuso, le cui ambizioni sono state vanificate dall'1-1 maturato in casa contro il Verona nell'ultima fatica della stagione 2020-2o21. L'uomo scelto per far risuonare le note dell'inno della Champions all'ombra del Vesuvio è Luciano Spalletti, che era già riuscito nello stesso intento sia a Roma sponda giallorossa che a Milano sponda nerazzurra. La partenza supera tuttavia ogni aspettativa, visto che il Napoli sembra essere inarrestabile, con cinque vittorie nelle prime cinque di campionato e il secondo miglior attacco del campionato. Dall'altra parte, arriva la squadra con la seconda peggior difesa del campionato, il Cagliari che di punti ne ha raccolti appena due di fronte ai quindici degli azzurri. La partita viene dominata in lungo e in largo dal Napoli, che dopo undici minuti è già in vantaggio grazie a una zampata letale di Osimhen su assist di Zielinski. Gli uomini di Spalletti non riescono a sfruttare le numerose occasioni create per incrementare il proprio vantaggio fino al raddoppio firmato su rigore da Lorenzo Insigne al dodicesimo della ripresa. Il risultato non viene mai messo in discussione con il Napoli che si regala così la sesta vittoria in altrettanti match e il primo posto in classifica a punteggio pieno. [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=-hP0ecbfEd4"] Basta tornare indietro di qualche mese per incontrare il primo stop del Napoli contro il Cagliari: risale al 2 maggio 2021 l'ultima non vittoria degli azzurri contro il Cagliari nelle mura dello Stadio Maradona. Gennaro Gattuso è al suo secondo (e ultimo) anno da allenatore del Napoli e proprio con i rossoblù, alla disperata caccia di punti fondamentali per la salvezza, si registra una frenata decisiva per le speranze di qualificazione in Champions League. Il match valido per la trentaquattresima giornata sembra anche intraprendere la giusta direzione grazie all'1-0 firmato al tredicesimo minuto dal solito Victor Osimhen. Gli azzurri non hanno però il merito di blindare il risultato rischiando così a più riprese l'1-1, prima con il palo colpito da Zappa e poi con due super parate di Meret su Pavoletti. Anche il Napoli spreca qualche occasione, preludio per una beffa che si consuma in extremis: al novantaquattresimo minuto, Duncan si rende autore di una sventagliata illuminante per Nahitan Nandez che sul secondo palo sorprende la difesa immobile del Napoli e batte Meret mettendo così la firma sull'1-1. Gli azzurri mancano nel più crudele dei modi la terza vittoria di fila, mentre il Cagliari strappa un punto rivelatosi poi determinante per l'obiettivo salvezza. [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=_kj-8OAJyNA"] Riavvolgendo il nastro di una stagione, ci si imbatte, dopo un pareggio, nell'ultima sconfitta incassata dal Napoli in casa contro il Cagliari. È la Serie A 2019-2020, quella che sarà poi condizionata dal lungo stop per il lockdown dovuto alla pandemia di Covid, e gli uomini di Ancelotti, alla sua seconda stagione in panchina, vogliono accreditarsi ancora una volta come rivale più credibile della Juventus. Il prosieguo di quella stagione è storia nota, con tanto di esonero di Carlo Ancelotti, e che qualcosa possa andare storto lo si inizia a capire proprio dalla partita valida per la quinta giornata. Nel primo turno infrasettimanale, il pallino del gioco è stabilmente in mano al Napoli che flirta ripetutamente con l'1-0, ma sciupa con Mertens che colpisce due volte il palo, Manolas, Koulibaly e Llorente. Gli azzurri calciano ben 17 volte verso la porta, centrando in 8 casi lo specchio ma viene punito da un Cagliari tremendamente cinico. A cinque minuti dal novantesimo, la squadra allenata da Rolando Maran gela l'allora San Paolo imbastendo una ripartenza perfetta che viene capitalizzata da Castro su cross disegnato meravigliosamente da Nandez. Per il Cagliari, è una vittoria di prestigio, che arriva a Napoli a 12 anni di distanza dall'ultima volta mentre per il Napoli è il primo di una lunga serie di passi falsi che costelleranno tutto il campionato. [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=-7w3PQqjfMk"] Dopo un pareggio e una sconfitta, torniamo a raccontare di una vittoria conquistata da parte del Napoli: è la trentacinquesima giornata della Serie A 2018-2019 e le due squadre hanno ormai raggiunto i propri obiettivi minimi, con gli azzurri già in Champions League e il Cagliari già salvo. La partita sembra incarnare lo spirito di un match da fine stagione, con poche emozioni nel corso del primo tempo ma nella ripresa è la squadra di Maran a stapparla. Lo fa con il diagonale di Leonardo Pavoletti, ancora una volta l'ex, al sessantatreesimo minuto. Il gol, ispirato da un tacco sublime di Nicolò Barella, scatena la reazione degli uomini di Ancelotti, che si avvicinano al pareggio con il palo colpito di testa, non certo la specialità della casa, da Dries Mertens. Il miglior marcatore della storia del Napoli non si arrende ed è ancora nei cieli che si eleva questa volta battendo Cragno e firmando l'1-1 all'ottantacinquesimo minuto. Un gol meritato e che non placa la fame degli azzurri che al novantottesimo minuto trova il gol del sorpasso con Lorenzo Insigne. Il capitano non sbaglia il rigore procurato da Ghoulam che, crossando, va a sbattere sul braccio di Cacciatore e regala tre punti che certificano in modo aritmetico il secondo posto del Napoli, che deve arrendersi ancora una volta alla Juventus, che per l'ottavo anno consecutivo si laurea campione d'Italia. [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=CuzrIO0cYPQ"] Maurizio Sarri, alla sua terza stagione sulla panchina del Napoli, approccia al mese di ottobre confortato da sei giornate di Serie A che gli hanno regalato altrettante vittorie. Gli azzurri sono in piena fiducia e anche alla settima contro il Cagliari mostrano di avere tutti gli argomenti per contendere lo scudetto alla Juventus. Contro gli uomini di Rastelli, il risultato non viene quasi mai messo in discussione, con la partita che dopo quattro minuti è già in discesa grazie al primo gol stagionale di Marek Hamsik. Il fastidioso ex, Leonardo Pavoletti, impensierisce Pepe Reina dopo l'1-0 ma non basta alla squadra rossoblù. Al quarantesimo minuto Dries Mertens guadagna un calcio di rigore e lo trasforma mettendo la firma sul suo settimo gol in campionato e sul 2-0 azzurro. All'alba della ripresa, è poi Kalidou Koulibaly, servito magistralmente su punizione da Jorginho e aiutato anche da qualche deviazione avversaria, a mettere la ciliegina sulla torta realizzando la rete del definitivo 3-0. I sardi cercheranno almeno il gol della bandiera ma senza grandissimi argomenti: al San Paolo, il Napoli vince e convince calando il settebello e portandosi a 21 punti, a +2 sulla Juventus fermata dall'Atalanta. [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=5WSvUMYPT2k"] Tornando indietro di qualche mese, la storia in campo non era stata tanto diversa: il match valido per la trentacinquesima giornata ha un peso specifico maggiore rispetto a quello che si sarebbe giocato alla settima della stagione successiva in virtù del fatto che la squadra di Sarri sta contendendo alla Roma il secondo posto, piazzamento determinante per qualificarsi in Champions League senza passare dai preliminari. Ciò che ne consegue è un dominio totale degli azzurri dall'inizio dalla fine, con lo 0-0 che crolla già al secondo minuto, sotto i colpi di Dries Mertens, ormai sempre meno falso e sempre più vero nove grazie alla straordinaria invenzione del suo allenatore. Il primo è infatti un gol da attaccante purissimo quello del belga, che su assist di Ghoulam fa un momento da gran centravanti e segna l'1-0. Nella seconda parte di gara, al quarto minuto, Dries decide che per festeggiare nel migliore dei modi il trentesimo compleanno si può fare ancora meglio: la formula allora si ripete, Ghoulam crossa anche se questa volta rasoterra e Mertens inventa il gol del 2-0, lasciando partire dal limite dell'area un destro imparabile per Rafael, da non confondere con l'ex portiere del Napoli. Per il nativo di Lovanio, sono così cinque le marcature messe a segno su 24 fino a quel momento tra andata e ritorno contro il Cagliari. Festa finita? Tutt'altro. Dopo la doppietta, c'è spazio anche per un assist per l'amico e socio Lorenzo Insigne, che al sessantasettesimo minuto fa 3-0. Nel finale, in pieno recupero, Diego Farias rende meno pesante il passivo per il Cagliari fissando il punteggio sul 3-1. Il Napoli sorpassa così momentaneamente la Roma in classifica portandosi al secondo posto, che garantisce la partecipazione alla Champions League senza preliminari ma alla fine della stagione saranno i giallorossi, allenati da Luciano Spalletti, a portarsi davanti ai partenopei. [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=dTZeDbM59A4"] Il penultimo precedente di questo viaggio è anche quello più spettacolare e, non a caso, l'allenatore del Cagliari è un certo Zdenek Zeman, uno che non bada alla fase difensiva come stella polare del suo gioco: anche perché i sardi sono ospiti di un Napoli che, esattamente come il Cagliari, non ha la difesa più solida del campionato e nel pomeriggio del 23 novembre 2014 lo evidenzia davanti ai 4500o del San Paolo. Se il reparto offensivo fornisce riscontri positivi con Higuain che la sblocca all'undicesimo minuto, imbeccato da una rimessa laterale dalla lunghissima gittata di Faouzi Ghoulam e Gokhan Inler che alla mezz'ora raddoppia con il suo proverbiale missile dalla lunga distanza, i segnali non sono altrettanto brillanti dietro con una difesa che scricchiola in modo grave. Lo si intuisce dalla facilità con cui il Cagliari confeziona la sua rimonta, trovando il 2-2 grazie alle reti di Ibarbo e Farias. Il Napoli non si arrende e torna a macinare gioco raccogliendo i frutti sperati al sessantaduesimo minuto con il colpo di testa vincente di un indisturbato De Guzman. I tifosi possono tornare a sorridere ma per poco: bastano infatti cinque minuti al Cagliari per riprendere il Napoli sul 3-3, che arriva grazie alla prima doppietta italiana di Diego Farias. Gli uomini di Benitez non demordono sfiorando il 4-3 con David Lopez ma non riescono a sfondare ulteriormente perdendo due punti che consentono a Juventus e Roma di allungare, rispettivamente, a 9 e 6 lunghezze di distanza. [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=ba5_HWGq4SU"] Chiudiamo con una partita che poteva finire con un esito simile, ribaltato da un gol realizzato nel recupero. E' la stagione 2012-2013 e il Napoli di Walter Mazzarri, alle battute finali del suo primo mandato, vuole mantenere saldo il controllo sul secondo posto contro un Cagliari tutt'altro che in vacanza nonostante la salvezza già archiviata: la formazione ospite entra in gara con un approccio molto battagliero, con la volontà di mettere i bastoni tra le ruote agli azzurri e in parte ci riesce. Al 18' è proprio il Cagliari a passare grazie ad Ibarbo che dal limite dell'area raccoglie una respinta corta di Cavani e trafigge Rosati. Il Matador prova a caricarsi la squadra sulle spalle ma spreca due enormi occasioni, all'intervallo si va sullo 0-1. Dagli spogliatoi, esce però un altro Napoli che impiega soltanto tre minuti ad agganciare gli avversari con un tiro di Hamsik che sfrutta a sua favore una deviazione rivale e pareggia i conti. Un sostanziale stallo dalla durata di un quarto d'ora fa da apripista al sorpasso partenopeo, che viene concretizzato da Edinson Cavani, bravo a raccogliere il pallone e a spingerlo in porta su respinta di Agazzi. La rimonta non scoraggia tuttavia il Cagliari che al settantunesimo minuto ripristina le gerarchie con un destro a giro delizioso del subentrato Marco Sau, bravo a incidere come lo sarà una ventina di minuti più tardi un giovanissimo Lorenzo Insigne. L'allora 21enne di Frattamaggiore regala, replicando il colpo già appartenuto in precedenza a Sau, tre punti cruciali al Napoli per avvicinarsi in modo ancora più deciso a quello che poi sarebbe stato il secondo posto finale. A cura di Bruno Stampa © RIPRODUZIONE RISERVATA