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La morte di Maradona divide sui social

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Il 25 Novembre 2020, sarà per sempre una data indimenticabile per chi ha amato il calcio. La notizia della morte di Diego Armando Maradona ha segnato un punto di non ritorno.

Ivan Scudieri

La morte di Maradona divide sui social, ma unisce i napoletani. In questi giorni si è scritto di tutto, si è considerato e dibattuto sul calciatore e l'uomo con i suoi vizi e le sue virtù. Alle 17.28 di Mercoledì 25 Novembre 2020, dopo aver verificato l'attendibilità della notizia, è partito dal mio smartphone il messaggio che mai avrei voluto diffondere.

E' morto Maradona

L' 11 Settembre 2001, la morte di Papa Wojtyla, Massimo Troisi e Pino Daniele, resteranno indelebili nella nostra memoria. Personalmente ricordo cosa stessi facendo esattamente in ognuno di questi nefasti giorni, il ricordo di notizie così eclatanti non si dimentica facilmente. I simboli della napoletanità contemporanea, Massimo Troisi, Pino Daniele e Diego Armando Maradona, da tanti sono stati accomunati in questi giorni. Ognuno nel proprio ambito è riuscito a rappresentare quella sana napoletanità, quel patrimonio di cultura, arte e spettacolo per cui Napoli brilla nel mondo. Accostare la parola arte ad un calciatore potrebbe sembrare blasfemo, ma chi conosce la storia di Diego e chi ne ha ammirato le gesta, non faticherà a comprendere il senso di queste parole. Non si è mai pronti a scoprire che è morto Maradona.

Tra il Covid e il tributo

La morte di Diego Armando Maradona, ha condizionato l'informazione mondiale e per qualche ora non si è più sentito parlare di pandemia. Anche sui social intere bacheche si sono vestite di immagini e iconografie dell'argentino. Tutti quelli che hanno avuto il privilegio di fotografarsi con Diego, hanno rispolverato da cassetti e archivi il loro ricordo e condiviso sui social. Maradona ovunque, si è commentata la notizia con genitori, parenti, amici, appassionati, insomma è venuto a mancare una persona di famiglia. Una notizia che ha unito un popolo, che ci ha riavvicinato, che ha trasversalmente coinvolto ceti sociali e culture agli antipodi tra loro. Tutti più soli e tristi alla notizia della morte di Diego.

San Paolo e luoghi di culto

Dimostrare con un atto concreto l'affetto e il senso di gratitudine e sofferenza ha riversato migliaia di tifosi per strada in questi giorni tristi. A ridosso dello stadio San Paolo, dei vari murales e delle cappelle pagane a lui dedicate, i tifosi si sono riversati per le strade della città. Messaggi, gagliardetti, peluche, candele e fiori, posizionati a ridosso di questi luoghi hanno rappresentato il modo di ringraziare il campione tanto amato dal popolo napoletano.

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Polemiche e divisioni sui social

La morte di Maradona divide sui social. Chi non ha il dna napoletano, chi non ha vissuto in questa terra, probabilmente non può riuscire a comprendere cosa abbia rappresentato Maradona per Napoli. E per questo in tanti, non hanno indugiato a sottolinearne i suoi vizi, i suoi errori. Un oceano di polemiche e di post e commenti sterili sono stati scritti e tante "amicizie rimosse". Perchè con gli affetti non si scherza e concludo con un famoso aforisma:

" Il primo livello di sapienza è saper tacere, il secondo è saper esprimere molte idee con poche parole. Il terzo è saper parlare senza dire troppo e male. Si deve parlare solo quando si ha qualcosa da dire, che valga veramente la pena o perlomeno, che valga più del silenzio. Hernàn Huarache