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L’esordio shock di Sarri e Calzona a Sassuolo, ma il Napoli tornò sul trono d’Inverno

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Era il 23 agosto 2015 e Maurizio Sarri aveva appena raccolto la pesante eredità di Rafa Benitez
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Mercoledì alle 18.00 il Napoli di Calzona sarà ospite al affronterà il Sassuolo di Bigica, all'esordio in Serie A, il quale ha sostituito l'esonerato Dionisi che ha lasciato i neroverdi in piena zona retrocessione. Per ironia della sorte, Calzona ha esordito come allenatore in seconda di Sarri al Napoli nel 2015 proprio in casa dei neroverdi, perdendo con un bruciante 2-1. Gli azzurri non perdevano la prima partita di campionato dal 2009/10: a Palermo, con lo stesso risultato.

L'esordio shock di Sarri e Calzona a Sassuolo

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Era il 23 agosto 2015 e Maurizio Sarri aveva appena raccolto la pesante eredità di Rafa Benitez, vincitore di due trofei durante la sua permanenza a Napoli: una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Il tecnico toscano proveniva dall'Empoli che tanto ha sorpreso la Serie A grazie al suo gioco spumeggiante, che ha attratto tantissimo il presidente Aurelio De Laurentiis, tanto da proporgli di diventare il nuovo tecnico del Napoli. L'allenatore fu accolto fra lo scetticismo generale e il risultati delle prime partite non lo aiutarono. Eppure quella sera gli azzurri partirono bene grazie ad un gol di Marek Hamsik dopo soli tre minuti, ma complice il caldo e i carichi pesanti di lavoro, il Sassuolo di Di Francesco ebbe la meglio, rimontando prima con il più classico dei gol dell'ex firmato da Antonio Floro Flores al 32° e poi con una rete mortifera di Nicola Sansone a 6 minuti dal fischio finale. Sarri e Calzona dovettero attendere la quarta giornata per la prima vittoria in campionato, grazie a un rotondo 5-0 alla Lazio, il quale fu il preludio di una stagione esaltante che vide gli azzurri inanellare una vittoria dietro l'altra e terminare al primo posto con 41 punti il girone d'andata, laureandosi Campioni d'Inverno per la quarta volta nella storia, la prima dal 1989/90. Gli azzurri si presero la rivincita sui neroverdi nel primo match del girone di ritorno vincendo 3-1, rimontando il gol iniziale di Falcinelli grazie alle reti di Callejon e la doppietta di Higuain, il quale a fine stagione vinse il titolo di capocannoniere segnando 36 reti, infrangendo il record di gol in una singola stagione di Gunnar Nordahl che ne siglò 35. Gli azzurri furono primi fino alla 25a giornata di quel campionato, ma la fortunosa rete di Zaza a 2 minuti dal fischio finale di Juve-Napoli fece sì che la Vecchia Signora sorpassasse il Ciuccio, senza più mollare la testa della classifica. Gli azzurri terminarono quel campionato a quota 82, in seconda posizione, a -9 dalla Juve campione, fissando all'epoca il record di punti della storia del Napoli. Il Sassuolo, invece, chiuse con un onorevolissimo sesto posto, miglior risultato della storia neroverde, qualificandosi per l'Europa League.


A cura di Domenico D'Ausilio

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