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L’AVVERSARIO – Il Sassuolo e il “Mapei” di nuovo sulla strada del Napoli: svolta nel match tabù totale?

Sassuolo's  Domenico Berardi (R) jubilates with his teammate Manuel Locatelli (C) after scoring the goal (3-0) during the Italian Serie A soccer match US Sassuolo vs UC Sampdoria at Mapei Stadium in Reggio Emilia, Italy, 1 September 2019. ANSA/ELISABETTA BARACCHI

Il Sassuolo di Roberto De Zerbi al "Mapei Stadium" di nuovo sulla strada del Napoli: è il tabù più lungo per gli azzurri. Svolta in questo match?

Tony Sarnataro

Nuova potenziale partita della svolta per il Napoli, fermo al palo da otto partite. Gattuso prova a ripartire dal tabù più grande degli ultimi anni, la trasferta al "Mapei" di Reggio Emilia contro il Sassuolo, lì dove nemmeno Sarri è riuscito a vincere. Il tabù più lungo in casa Napoli.

ALLA PARI CON LE GRANDI

De Zerbi ha plasmato una squadra ostica, spettacolare e abile a giocarsela con tutte. Il Sassuolo se la gioca alla pari con le grandi, in poche partite ha dato segni di cedimento. Solo ad inizio stagione con Atalanta e Roma. Il risultato può arrivare o meno, ma i neroverdi sanno sempre come mettere in difficoltà l'avversario di turno. Sono 19 i punti in classifica, a -2 dal Napoli (scontro direttissimo...) e prima del recupero vittorioso a Brescia di mercoledì scorso, la squadra navigava a vista dalla zona rossa e non vinceva dall'8 novembre. Colpa anche di un calendario difficile. Dove però De Zerbi ha ricavato il meglio dai suoi con i pareggi contro Juventus (2-2 allo Stadium, unica ad uscire imbattuta dal fortino bianconero questa stagione), Milan e la sorpresa Cagliari. Grida vendetta la sconfitta contro la Lazio, arrivata solo in pieno recupero, dopo una partita giocata alla pari con la squadra più in forma del campionato. Una squadra spettacolare, forte nel pressing, intensa, abile a giocarsi tutte le partite a viso aperto. Verticalizzazioni, vie centrali, sfondamenti: tutti marchi di fabbrica di De Zerbi, non a caso finito negli occhi del Barcellona l'anno scorso.

LA PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1): Pegolo; Muldur, Romagna, Ferrari, Kyriakopoulos; Locatelli, Magnanelli; Berardi, Djuricic, Boga; Caputo

UOMO CHIAVE: Boga

COME GIOCHERA'

De Zerbi dovrà valutare le condizioni dei suoi, dopo il Brescia. In porta va verso la conferma Pegolo, ma Consigli è sulla via del recupero. In difesa sono in programma alcuni cambi: squalificato Toljan, al suo posto Muldur. Nel mezzo con il ritorno di Ferrari sono in tre in lizza per due maglie con Romagna e Marlon. L'ex Crotone è considerato, se sta bene, il titolarissimo della retroguardia. Nel mezzo si valutano gli affaticati dopo Brescia: potrebbero essere confermati Locatelli e Magnanelli con Djuricic più avanzato. La fantasia in avanti è data da Berardi, sempre più bandiera neroverde e sempre meno giovane di prospettiva pronto a spiccare il volo, sebbene quest'anno si stia riproponendo ad altissimi livelli; da Boga, la vera sorpresa, con un'esplosione che l'ha reso uno degli uomini di punta dell'ex tecnico del Benevento e capace di grandissimi numeri da alta scuola: "E' un calciatore da Barcellona", qualcuno sussurra; e da Ciccio Caputo, bomber mai banale in serie A. Reclama però spazio Traorè, in rete con il Brescia, con uno dei quattro davanti (indiziati Boga o Djuricic) pronti a farsi da parte per un 4-3-3. Tutte armi da tener presente per Gattuso, che in un colpo solo vuole cancellare tabù di vittorie in generale e al "Mapei Stadium", dove come detto ad inizio articolo non ha mai vinto nemmeno Sarri, che anzi vide iniziare in salita la sua avventura sulla panchina azzurra proprio con una sconfitta a Reggio Emilia. Sono seguiti 3 pareggi consecutivi, amaro quello alla vigilia di Pasqua (1-1) nel 2018, frenata importante nella lotta scudetto. 1 sconfitta e 3 pari negli ultimi 4 precedenti, dunque. A Gattuso l'onore e l'onere di sfatarlo.

Tony Sarnataro

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