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Juventus-Napoli, la sfida infinita che può valere il futuro dei due club!

Giuseppe Canetti

Mancano quattordici giorni alla partita più attesa (e rinviata) della stagione: Juventus-Napoli, inizialmente prevista il 4 ottobre 2020. Nel frattempo gli azzurri e i bianconeri si sono già sfidati in due occasioni: un successo per parte,...

Mancano quattordici giorni alla partita più attesa (e rinviata) della stagione: Juventus-Napoli, inizialmente prevista il 4 ottobre 2020. Nel frattempo gli azzurri e i bianconeri si sono già sfidati in due occasioni: un successo per parte, ognuno con il suo peso specifico. Se la Supercoppa ha significato il primo trofeo per Pirlo nella carriera di allenatore (e poco altro per la Juventus), per il Napoli l’1-0 del Maradona firmato Insigne, inizialmente accolto con freddezza dalla piazza, assume oggi un sapore ben diverso, soprattutto in virtù delle vittorie contro Milan e Roma, che hanno rimesso i partenopei in carreggiata per la corsa Champions. Ma veniamo all'evento.

Verso Juventus-Napoli

Le polemiche

Dopo le infinite polemiche relative al primo rinvio, deciso dal Collegio di Garanzia del CONI (che ha annullato la sconfitta a tavolino comminata inizialmente dal Giudice Sportivo a danno dei partenopei) e legato alle disposizioni dell’ASL per il contenimento del Covid, la partita era stata fissata mercoledì 17 marzo. Dopodiché data e orario sono cambiati nuovamente, stavolta su decisione dalla Lega Serie A per espressa richiesta dei due club. In disaccordo, ovviamente, chi ci ha visto un favore a una squadra concorrente alla qualificazione in Champions: la Roma, che avrebbe gradito affrontare un Napoli reduce dalla battaglia con Ronaldo e compagni. Una querelle infinita, per una partita infinita. Solo il campo, si spera, spegnerà ogni polemica.

I due allenatori

Quello che il 4 ottobre sarebbe potuto essere in prospettiva un match chiave in ottica Scudetto, il 7 aprile sarà un importante snodo per la qualificazione alla massima competizione europea. Di fronte due squadre che in questa stagione hanno percorso un cammino non privo di avversità (per utilizzare un eufemismo) e al contempo i due allenatori più discussi degli ultimi tempi.

Uomini radicalmente diversi, ma che vivono la stessa situazione: la precarietà.

Juve-Napoli è Pirlo contro Gattuso

Pirlo, accolto come profeta in patria qualche mese fa, non è stato capace di allungare la striscia vincente dei bianconeri all'interno dei confini nazionali. Lo si può dire con ragionevole certezza: il decimo Scudetto consecutivo resterà soltanto un sogno. Idem la tanto rincorsa coppa dalle grandi orecchie. Gattuso, invece, chiamato a raccogliere e traghettare le macerie azzurre nel dicembre del 2019, era stato capace lo scorso anno di portare addirittura la Coppa Italia. Trofeo che gli era valso la conferma per una nuova stagione da iniziare con grandi aspettative. Tuttavia, nonostante i roboanti successi iniziali, il tecnico calabrese si è trovato di fronte a complesse sfide: la gestione di un gruppo decimato da Covid e infortuni e le pressioni della piazza. Queste ultime, è da dire, affrontate con poca lucidità dal diretto interessato.

Ora, entrambi sono inesorabilmente sotto esame.

L'importanza della partita

La qualificazione alla prossima Champions League è l’obiettivo annunciato dai partenopei sin dal ritiro di Castel di Sangro. Centrarlo consentirebbe di guardare con altro piglio al futuro e di giudicare il percorso (per molti aspetti deludente) di quest’anno in maniera diversa. Le recenti vittorie hanno caricato l’ambiente azzurro, che ad oggi appare unito e concentrato. I bianconeri, invece, si trovano contro ogni aspettativa invischiati nel mischione e sembrano smarriti e feriti dalle vicissitudini delle scorse settimane. L'incubo quinto posto si sta facendo sempre più tangibile.

Il comun denominatore

Sia per la Juventus che per il Napoli, lo scontro diretto sarà la prima delle ultime dieci partite di questa pazza, tribolata e infinita stagione. Un match che, in un tempo così dilatato ma nel mentre anche schizofrenico, rischia di essere quello che più indirizzerà la prossima storia di due club eternamente rivali.

a cura di Giuseppe Canetti

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