Lo scudetto perso in albergo, due festival del gol e non solo: gli ultimi 10 Fiorentina-Napoli

[tps_title]Verso Fiorentina-Napoli, la tripletta del Cholito ma non solo: gli ultimi 10 precedenti[/tps_title] Torna a rotolare il pallone sui campi della Serie A, la sosta per le nazionali è già un ricordo irreversibilmente lontano, e i Campioni d'Italia riparte dallo Stadio Artemio Franchi di Firenze, dove andrà in scena, alle 20:45 di questa sera, Fiorentina-Napoli, match valido per la terza giornata di campionato. Gli uomini di Antonio Conte, che nelle prime due gare hanno raccolto 6 punti - il massimo della posta in palio - contro Sassuolo e Cagliari, vogliono provare a rinsaldare un'ottima partenza contro la squadra allenata da Stefano Pioli, che non è andata oltre il pari in casa di Cagliari e Torino. Per farlo, possono aggrapparsi anche a dei precedenti che, in particolar modo negli ultimi anni, sembrano sorridere proprio al Napoli. Riviviamo insieme gli ultimi dieci, partendo da quello più fresco nelle nostre menti. [tps_title]La serpentina di Neres e i soliti due: il Napoli strapazza la Fiorentina (Fiorentina-Napoli 0-3, 04/01/2025)[/tps_title] [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=pBieRYhcJxU"] Il 2025 del Napoli comincia da Firenze, dove la formazione di Palladino, che aveva chiuso il suo 2024 fermando la Juventus allo Stadium, vuole regalarsi un altro risultato prestigioso. Così, fortunatamente per gli azzurri, non andrà e il merito è tutto loro: sin dal primo minuto, è proprio il Napoli a fare la partita, trovando la miccia che rompe l'equilibrio al ventinovesimo minuto con David Neres, che si mette in proprio e prima manda in crisi mezza difesa viola e poi trafigge il suo omonimo De Gea sul proprio palo. L'unico brivido sulla schiena dei tifosi del Napoli arriva a distanza di qualche minuto, quando Moise Kean segna il gol dell'1-1, immediatamente annullato per un fallo di mano che ha propiziato la girata vincente. Nel secondo tempo, è un monologo del Napoli che corre pochissimi rischi e con Lukaku su rigore al nono minuto e McTominay un quarto d'ora scarso più tardi, fissa il punteggio sul definitivo 0-3. Un risultato rotondo per il Napoli, solido contro una squadra in fiducia, capace di sopperire ai forfait di giocatori del calibro di Matteo Politano e Khvicha Kvaratskhelia, oltre al già acciaccato Buongiorno. [tps_title]Tanto spettacolo per nulla: due gol su punizione e il Napoli continua a non vincere (Fiorentina-Napoli 2-2, 17/05/2024)[/tps_title] [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=Vg7ufXneAtA"] Basta riavvolgere il nastro di qualche mese e lo scenario è radicalmente diverso: è la penultima giornata della Serie A 2023-2024 e il Napoli scudettato (ormai solo sulla maglia, visto che l'Inter si era già laureata campione d'Italia da quasi un mese) fa visita alla Fiorentina di Vincenzo Italiano. La squadra di Calzona lascia ai posteri una partita molto divertente ma ancora una volta inconcludente al momento del triplice fischio. Il gol che stappa la lattina è del Napoli e lo realizza Amir Rrahmani, di testa, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Matteo Politano all'ottavo minuto. Per il difensore kosovaro è una marcatura molto speciale, che coincide con la sua prima (e, tuttora, unica) presenza da capitano, in una serata atipica condita dall'assenza di Giovanni Di Lorenzo, che solo qualche giorno dopo passerà agli onori della cronaca per una presunta trattativa con la Juventus. La Fiorentina reagisce alla rete dell'ex Verona con una meravigliosa punizione disegnata da Cristiano Biraghi al quarantesimo, che fa da apripista al 2-1 di Nzola, un uno due micidiale che fa presagire un'altra serata da dimenticare. Una pezza ce la mette Khvicha Kvaratshkelia, uno dei pochi a salvarsi nell'annus horribilis che ha seguito lo scudetto vinto con Luciano Spalletti, trovando il 2-2 con una punizione ancora più bella di quella di Biraghi. Al Franchi, Italiano e Calzona non vanno oltre il pari, a una settimana dall'ultima giornata che, col 0-0 interno contro il Lecce, consegna alla storia un Napoli che, da campione d'Italia in carica, chiude al decimo posto, escluso non solo dalla Champions, ma anche da Europa e Conference League. [tps_title]Tante fiammate ma resiste l'equilibrio: finisce 0-0 (Fiorentina-Napoli 0-0, 28/08/2022)[/tps_title] [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=czaW28Anwwc"] Il Napoli di Luciano Spalletti, fresco di addio con diversi senatori come Koulibaly, Insigne e Mertens, arriva alla terza giornata, esattamente come in questa stagione in casa della Fiorentina, a punteggio pieno dopo i primi 180 minuti: gli azzurri hanno infatti scoperto già la classe del talentuoso Khvicha Kvaratskhelia e, contro Verona e Monza, vincono realizzando addirittura nove gol in due partite. Contro la viola il livello sale ma è comunque il Napoli a fare la partita, senza paura, e trovando anche lo 0-1 a due minuti dall'intervallo con Osimhen, il cui gol viene annullato perché servito fortuitamente da Lozano in fuorigioco. Nel secondo tempo, nessuna delle due contendenti gonfia la rete ma il Napoli flirta col vantaggio al sesto minuto, quando Lozano sciupa una palla al bacio confezionatagli da Kvara. La Fiorentina, chiaramente, non sta a guardare e poco dopo l'ora di gioco strozza in gola l'urlo di gioia ai suoi tifosi: Kouamé vince un rimpallo con Kim e, in contropiede, innesca un 4 contro 3 che viene chiuso da un mancino di Antonin Barak che sfiora il palo alla sinistra di Meret. Da segnalare, c'è anche un colpo di testa molto debole di Jovic neutralizzato da Meret ma, nelle battute finali, il Napoli va ancora a un passo dal gol decisivo. Politano prima si mette in proprio e, al momento giusto, vede un corridoio dove servire Jack Raspadori, il quale di prima tenta un tiro dal limite dell'area che costringe Gollini a una buonissima parata. E' con questo duello tra due futuri compagni di squadra che, di fatto, finisce il big match sullo 0-o, alla terza giornata e di sabato sera esattamente come accadrà oggi. Corsi e ricorsi storici... [tps_title]Martinez Quarta spaventa, ma il Napoli resta a punteggio pieno (Fiorentina-Napoli 1-2, 03/10/2021)[/tps_title] [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=K2O7U5EoCdk"] Altra partita di inizio stagione, questa volta da Fiorentina-Napoli comincia ufficialmente il mese di ottobre di entrambe le compagini: è il 3 ottobre 2021 e il nuovo Napoli di Luciano Spalletti non soffre il cambio di guida tecnica rispetto all'annata precedente. Con il nativo di Certaldo, le intenzioni verso il resto del campionato sono bellicose, il Napoli non vuole accontentarsi di un già prestigioso ritorno in Champions League e la settima giornata lancia dei segnali molto chiari a tutte le rivali, Inter e Milan in primis. Eppure, al Franchi la strada per gli azzurri, per l'occasione in maglia rossa, si fa in salita: al ventottesimo minuto, Lucas Martinez Quarta, di certo non uno abituato a segnare, infila Ospina con una gran girata innescata da una sponda di Dusan Vlahovic ma il Napoli non demorde, rispondendo dieci minuti dopo con il tap in di Hirving Lozano sul rigore sbagliato da capitan Insigne. Al tramonto del primo tempo, il Napoli non trova l'1-2 per una questione di centimetri, con la rovesciata di Victor Osimhen che finisce di pochissimo fuori dallo specchio della porta. Nella seconda frazione, il comeback diventa realtà, grazie a uno schema geniale elaborato da Spalletti e messo in pratica da Zielinski e Insigne: il polacco, dopo essersi inizialmente allontanato dal punto di battuta, si riavvicina al pallone nel momento in cui Insigne prende una rincorsa molto lunga, mandando in tilt la contraerea della Fiorentina. Rrahmani ne approfitta e firma, di testa, il gol del sorpasso. Il Napoli vince così 1-2 e, dopo 7 giornate, è ancora a punteggio pieno e, da capolista, chiude nel migliore dei modi il primo tour de force. [tps_title]Insigne croce e delizia: ma il Napoli vince in serenità e si avvicina alla Champions(Fiorentina-Napoli 0-2, 16/05/2021) [/tps_title] [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=-0r2PEgT2Qc"] Esattamente come abbiamo già visto nella stagione 2023-2024, anche nella sciagurata Serie A 2020-2021, l'ultima trasferta del Napoli è all' Artemio Franchi: il clima è molto diverso, dallo stadio vuoto causa Covid al peso specifico della partita, con gli uomini di Gattuso che si giocano ancora un posto in Champions League. Si tratta, quindi, di una trasferta cruciale che gli azzurri approcciano bene, come testimoniato dalle prime occasioni al dodicesimo minuto create da Zielinski e Fabian Ruiz. La Fiorentina prova a replicare con Ribery ma la chance più nitida è del Napoli, che vede negarsi il vantaggio dalla traversa colpita su punizione da Insigne. Nella seconda parte di gara, c'è il cambio di scenario auspicato dai tifosi partenopei: Rrahmani viene steso nell'area di rigore della Fiorentina e su rigore Insigne prima viene neutralizzato da Terracciano salvo poi fare 0-1 sulla respinta al cinquantaseiesimo minuto. Il numero 24 servirà anche un assist a Piotr Zielinski che, con una botta tremenda dalla lunga distanza, provoca l'autogol di Venuti. Vittoria netta e d'autorità per gli azzurri che mancheranno clamorosamente la qualificazione in Champions in casa contro l'Hellas Verona. [tps_title]Fuochi d'artificio al Franchi: Ancelotti parte con il piede giusto (Fiorentina-Napoli 3-4, 24/08/2019)[/tps_title] [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=budCOFD7pSQ"] All'inizio del secondo campionato di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli, l'auspicio dell'ambiente è che possa essere finalmente la volta buona per spodestare la dominante Juventus, sul tetto d'Italia già da 8 anni e il debutto è decisamente ostico, in casa della Fiorentina di Vincenzo Montella, ferita da una salvezza ottenuta all'ultima giornata pochi mesi addietro ma motivata a riscattare una stagione non semplice. La fame della squadra viola lascia presagire una serata difficile per il Napoli, costretto a inseguire dopo nove minuti dal rigore trasformato da Erick Pulgar, uno dei diversi innesti consegnati dal mercato. Gli azzurri non ci stanno e ristabiliscono le gerarchie con un destro a giro pennellato meravigliosamente da Dries Mertens al trentottesimo minuto, prodezza che apre la strada alla rimonta, conseguita a due minuti dal quarantacinquesimo. Il belga viene steso da Castrovilli in area e Massa indica il dischetto per la seconda volta, con Lorenzo Insigne che spiazza un immobile Dragowski e porta in vantaggio il Napoli. La contesa è tutt'altro che terminata, con la Fiorentina che impiega sette minuti dall'inizio del secondo tempo per trovare il 2-2: Pulgar si rende autore, oltre al gol, anche dell'assist per lo stacco imperioso di Nikola Milenkovic, su un corner battuto magistralmente dal centrocampista cileno ed è di nuovo parità al Franchi, ma (ancora una volta) per una manciata di minuti. Ne bastano infatti soltanto quattro agli uomini di Ancelotti per portarsi sul 2-3, firmato da Callejon su assist di Insigne, gol costruito su un asse che ha fatto impazzire per anni le difese avversarie. Partita in discesa per il Napoli? Tutt'altro: il nuovo numero 10 gigliato, Kevin-Prince Boateng rileva un giovanissimo Dusan Vlahovic e, al ventesimo minuto della ripresa, fa 3-3, con un destro da fuori imparabile per Meret, su assist del debuttante Castrovilli con l'ausilio anche del palo. A mettere un punto su una partita infinita, è Lorenzo Insigne che, appena 120 secondi dopi il secondo pareggio della Fiorentina, realizza il gol che fissa il risultato sul 3-4 finale. Il gol decisivo è merito di un'architettura tutta a opera del tridente offensivo, con una palla immaginifica di Mertens che lancia Callejon sul secondo palo. Lo spagnolo restituisce quindi il favore ricevuto in precedenza e scarica il pallone su Insigne che, con la porta spalancata, deve solo depositarlo dentro. Nel segno dei tre moschettieri (Mertens, Insigne e Callejon) e di una partita tanto spettacolare quanto piena di errori, la Serie A del Napoli inizia con tre punti importanti in trasferta. [tps_title]Il Napoli non sfonda: l'ultima di Pioli in viola contro il Napoli finisce a reti bianche (Fiorentina-Napoli 0-0, 09/02/2019)[/tps_title] [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=2ykMn59yFFs"] Per Stefano Pioli, non sarà la prima partita contro il Napoli da allenatore della Fiorentina, visto che il tecnico di Parma è alla sua seconda parentesi sulla panchina del club viola, dopo quella dal 2017 al 2019. L'ultimo scontro col Napoli risale al 9 febbraio 2019, con la sua squadra reduce da sei risultati utili consecutivi e gli azzurri, al primo anno sotto la guida di Carlo Ancelotti, impegnati in un duello rivelatosi poi proibitivo con la nuova Juventus di Cristiano Ronaldo: al Franchi, finì 0-0, nonostante un lungo dominio del Napoli, inaugurato dal macroscopico errore sotto porta di Lorenzo Insigne. Un'ottima opportunità viene sciupata successivamente da Mertens che calcia addosso a Lafont sul buon cross di Ghoulam. A chiudere il primo tempo è un'altra occasione clamorosa tra i piedi del miglior marcatore della storia del club, che questa volta non la sblocca perché sotto porta il portiere francese compie una parata miracolosa a tu per tu con l'ex PSV. La serata di grazia di Lafont prosegue nel secondo tempo, che lo vede protagonista sul tentativo ben calibrato da Zielinski. Nulla di fatto neanche per Fabian Ruiz e Milik, che in modo diverso, il primo con un mancino a giro e il secondo in tuffo, non centrano lo specchio della porta. La Fiorentina resiste e strappa un punto così al Napoli, che ne perde due e darà modo alla Juventus di allungare ancora in vetta alla classifica. [tps_title]La tripletta di Simeone spezza i sogni di gloria del Napoli di Sarri (Fiorentina-Napoli 3-0, 29/04/2018)[/tps_title] Stefano Pioli è anche l'artefice dell'ultima sconfitta del Napoli a Firenze: è il 29 aprile 2018 e, a meno di 24 ore dal folle derby d'Italia conquistato al cardiopalma dalla Juventus, gli uomini di Maurizio Sarri sono obbligati a vincere per rimanere a -1 dal primo posto. Sulla pelle e nel gioco dei calciatori azzurri, si intravedono presto le scorie di un sabato sera dalle mille sfaccettature e dagli svariati colpi di scena. Il tardo pomeriggio si complica già al sesto minuto quando il pilastro difensivo del Napoli crolla. Kalidou Koulibaly stende Giovanni Simeone e, in seguito a on field review, viene espulso da Mazzoleni lasciando la sua squadra in dieci per tutta la partita. L'inerzia è chiara sin da subito, anche se per l'1-o bisogna attendere 34 minuti, con il Cholito che attacca la profondità alla perfezione e fa passare il pallone tra le gambe di Reina. Il Napoli non riesce a controbattere e rischia di ritrovarsi sotto di due gol nel giro di due minuti, ma Benassi non sfrutta un'occasione più difficile da sbagliare che da concretizzare. Anche nel secondo tempo, il copione della partita è lo stesso con un Napoli completamente passivo di fronte alle folate della Fiorentina, che prima si avvicina al 2-0 con Chiesa e poi raddoppia ancora con Simeone. Lo show del figlio d'arte non è ancora terminato, prima con una girata non andata a buon fine e poi con un filtrante aereo di Chiesa capitalizzato in modo molto simile al gol d'apertura. Per il Napoli, affondato dalla tripletta del Cholito, è una delle ferite più profonde della propria storia recente, quella dello "scudetto perso in albergo", come da dichiarazioni di Maurizio Sarri. A ringraziare è la Juve che vola a +4 e blinda il suo settimo scudetto di fila. [tps_title]Gabbiadini salva Sarri: altro match spettacolare al Franchi (Fiorentina-Napoli 3-3, 22/12/2016)[/tps_title] [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=AT17Z1WnxDo"] Che Fiorentina-Napoli non sia una partita banale lo si è capito e i sei gol usciti in questo caso, ne sono un'ulteriore conferma: il Napoli di Sarri vuole chiudere il suo 2016 col sorriso e le premesse sembrano essere quelle giuste, dato che a indirizzare l'incontro è Lorenzo Insigne con il suo marchio di fabbrica, il tiro a giro, al ventiquattresimo minuto. Il primo tempo non regala grossi acuti eccezion fatta per la perla del talento di Frattamaggiore ma tutto cambia nella ripresa. In novanta minuti dall'alto contenuto tecnico, la Fiorentina pareggia i conti grazie a una bella punizione di Federico Bernardeschi, che riesce a battere Reina anche con l'ausilio di una deviazione. Il Napoli aumenta nuovamente i giri e al sessantottesimo minuto si porta sull'1-2 grazie a un gol da grande centravanti di Dries Mertens che, approfittando di una grave distrazione di Tomovic, scarta il regalo e segna la rete che ristabilisce le distanze. Nella Fiorentina, Bernardeschi non vuole saperne di alzare bandiera bianca e si mette ancora la squadra sulle spalle: si invola in contropiede approfittando anche di una certa libertà concessagli dalla difesa del Napoli, orfana di Koulibaly, e dai 25 metri realizza un gol da stropicciarsi gli occhi, battendo Reina con un sinistro incrociato tanto preciso quanto potente. Il botta e risposta viene ribaltato dalla squadra di Paulo Sousa che all'ottantaduesimo minuto va sul 3-2. Tanti meriti vanno ancora una volta a Bernardeschi che, dopo la doppietta, iscrive al tabellino anche l'assist per il destro a volo di Mauro Zarate. E' un gol che ha le sembianze dei colpi di grazia per il Napoli, che all'ultimo respiro riesce a riacciuffare la Fiorentina con un rigore trasformato da Manolo Gabbiadini al novantaquattresimo minuto. [tps_title]Botta e risposta al via: e la Juve ringrazia (Fiorentina-Napoli 1-1, 29/02/2016)[/tps_title] [embedcontent src="youtube" url="https://www.youtube.com/watch?v=4nGaPc95rmQ"] Al Franchi, il Napoli di Maurizio Sarri vuole tenere il passo della Juventus, nel posticipo della ventisettesima giornata: dopo la vittoria dei bianconeri nel derby d'Italia contro l'Inter, il Napoli deve vincere per rimanere col fiato sul collo della Vecchia Signora, a -1 ma la partenza non incoraggia, visto che pronti via e al quinto minuto la Fiorentina è in vantaggio con l'incornata di Marcos Alonso a cui Higuain risponde infilando un incolpevole Tatarusanu su uno svarione dello stesso Marcos Alonso. Dopo sei minuti, sono già due i gol e, sempre nel corso del primo tempo, il Napoli rischia un nuovo svantaggio, evitato solo grazie alla traversa che ha negato la gioia persole prima a Kalinic e poi a Tello. La ripresa ci parla, invece, di un continuo provocarsi tra le parti, con gli azzurri che non riescono a ribaltare l'1-0 iniziale a causa di due parate prodigiose di Tatarusanu nella stessa azione, su Callejon e Higuain e la stessa Fiorentina che ci riprova con un destro a giro di Mati Fernandez che non vale il 2-1 per pochi centimetri. Nulla da fare neanche per Insigne che, come Callejon e Higuain, deve arrendersi a un Tatarusanu sul pezzo. A cura di Bruno Stampa © RIPRODUZIONE RISERVATA