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Sirigu Superman! Diawara e Tuanzebe: ritorni da incubo. Ancelotti, settimana del riscatto

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Il racconto delle gesta di sportivi che, almeno una volta in carriera, hanno difeso i colori azzurri
Alex Iozzi

"Chi ama non dimentica": un motto che, rapportato alla gente di Napoli, vale il doppio. Così come i "forestieri" che abbandonano la città, anche i nativi della fu Partenope fanno fatica a lasciarsi alle spalle qualunque individuo che, nel bene o nel male, abbia fatto parte della storia azzurra. Per tale ragione, grazie a questa rubrica, la redazione di CalcioNapoli1926.it si impegna a mantenere informata la tifoseria campana in merito alle gesta di coloro il cui destino, almeno una volta nel passato, si è incrociato con quello della Società Sportiva Calcio Napoli.

Ligue 1 e Coupe de France, tre destini differenti per tre calciatori ex Napoli. Dendoncker leader dell'Anderlecht, Diawara declassato in seconda squadra! Luperto e Pavoletti: domenica da leoni

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Come spesso accade all'interno di questa rubrica, il "prologo" dell'appuntamento settimanale corrisponde ad un breve (quanto intenso) tour della Francia, più precisamente delle vicende che hanno come sfondo la massima serie del sistema calcistico locale: la Ligue 1, con una rapida sosta (tra martedì 14 e mercoledì 15 gennaio 2025) dovuta alla disputa dei sedicesimi di finale dell'edizione annuale della Coupe de France. Tre le squadre (e, di conseguenza, tre vecchie conoscenze azzurre) di cui analizzare i risultati nelle suddette competizioni: Paris Saint-Germain, Nizza e Stade Rennais. Procedendo con ordine, la formazione della capitale prima accede agli ottavi di finale della coppa (occasione in cui affronterà Le Mans FC, club proveniente dallo Championnat National, la terza divisione del calcio francese) superando l'ostacolo FC Espaly Saint-Marcel (società militante nello Championnat National 3, la quinta serie transalpina) con un netto 2-4, poi sconfigge in rimonta (1-2 l'esito conclusivo dell'incontro) il Lens; di Fabian Ruiz la prima delle due marcature messe a segno da Les Rouge et Blue, i quali approfittano del pareggio casalingo (1-1 al triplice fischio del direttore di gara) conseguito dall'Olympique Marsiglia targato "Roberto De Zerbi" (altro volto noto, con gli scarpini al piede, al popolo partenopeo) contro il Racing Strasburgo per allungare ad un non indifferente +9 il proprio vantaggio su Les Phoceens. La classifica, dopo 18 giornate di campionato, recita: PSG 46; OM 37. Da una percentuale di trionfo del 100% per la compagine allenata da Luis Enrique (al cui arsenale si aggiungerà, tra non molto, Khvicha Kvaratskhelia) ad una del 50% per l'OGC Nizza (nel cui centrocampo titolare figura un certo Tanguy Ndombele): ottavi di finale (dove l'avversario sarà lo Stade Briochin, rappresentante dello Championnat National 2, quarta categoria locale) di Coupe de France raggiunti grazie al successo di misura (0-1) fatto registrare ai danni del Bastia (oggi in Ligue 2), mentre in campionato Les Aiglons sono condannati ad una debacle per 2-1 in casa del Lille. Chiudiamo, infine, con un esilarante (per i suoi supporters, neanche troppo) 0% di vittorie per il Rennes (team a cui è burocraticamente legato Leo Skiri Ostigard): eliminazione prematura dalla coppa per mano del Troyes, anch'esso partecipante alla Serie B di Francia (1-0 il risultato finale), e 11° KO in Ligue 1, il cui artefice è (per 1-2) il Brest.


Restando in tema "match di coppa", Leander Dendoncker, tornato nell'estate più recente a vestire la maglia del club in cui ha trascorso le giovanili, il Royal Sporting Club Anderlecht, dà un apporto fondamentale (nella serata di giovedì 16 gennaio 2025) alla retroguardia de Les Mauve et Blanc a mantenere la porta inviolata nella sfida valevole per l'andata delle semifinali di Coupe de Belgique con l'Anversa. Il primo round va a (colui che viene soprannominato) "RoboCop" e compagni: 1-0 al termine dei 90'; decisiva la rete siglata dall'esterno classe '05 Tristan Degreef. Tripudio Paars-wit che, ad onor di cronaca, ha avuto seguito anche in Jupiler Pro League: successo per 0-2 dinanzi alla tifoseria del KV Kortrijk. Non ci spostiamo dal piccolo comune a Sud-Ovest di Bruxelles, poiché c'è da segnalare un gradito ritorno in campo di un altro centrocampista ex Napoli: Amadou Diawara. Acquistato dal presidente De Laurentiis e soci nell'agosto 2016 e mai divenuto (nell'arco di ben tre stagioni) il perno del reparto azzurro sotto la guida di Maurizio Sarri prima e di Carlo Ancelotti poi, il nazionale guineano ha compiuto il proprio debutto stagionale nel sabato appena passato agli archivi con indosso la maglia dell'RSC Anderlecht... Futures. Avete letto bene: il nativo di Conakry è stato relegato da mister David Hubert (dopo aver trascorso un primo semestre da spettatore) alla seconda squadra, quella che noi italiani definiremmo con il termine "Primavera". Un esordio, per giunta, nemmeno condito da una vittoria, dal momento che, nella cornice dello Stade du Tivoli, è arrivato soltanto un pareggio dal risultato di 2-2 contro i padroni di casa de La Louviere.

Esultano (e non poco), al contrario, Sebastiano Luperto e Leonardo Pavoletti: entrambi tesserati del Cagliari Calcio, prendono parte (il difensore appuntando anche il proprio nome sul tabellino dei marcatori), nel primo pomeriggio della domenica più recente, al trionfo per 4-1 conseguito dai sardi nello "scontro salvezza" con il Lecce. Tre punti che proiettano gli uomini di Davide Nicola alla 14ª posizione in Serie A a quota 21, piazzamento che si traduce in una distanza pari ad un +2 dall'Hellas Verona terzultimo.

Dalla C di Callejon alla T di Tuanzebe: cinque storie (in ordine alfabetico) di cinque calciatori ex Napoli

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Cinque calciatori rimanenti, cinque campionati e, di conseguenza, cinque storie differenti da narrare, rigorosamente in ordine alfabetico. C come Callejon, campione dalle energie illimitate che, seppur uscito sconfitto per 4-2 (al fianco dei restanti dieci calciatori che hanno composto l'undici titolare del Marbella FC di quel pomeriggio, selezionato da chi siede in panchina, ovvero Fran Beltran) nel confronto valevole per la 20ª giornata del Girone 2 di Primera Federacion (terza categoria spagnola) con il Merida AD, si è reso protagonista in ambedue le reti segnate dalla formazione andalusa: prima un capolavorodipinto su punizione al 47° minuto del primo tempo, poi l'assist servito a Dorian Hanza in occasione del momentaneo 2-2.

K come Kim Min-jae, calciatore che (influenzato dalla mentalità e dalla storica tradizione di casa Bayern), dopo il fallimento dell'annata precedente, ha gli occhi puntati su un unico obiettivo: la conquista del Deutsche Meisterschale. Vittoria (meno sofferta di quanto tale esito possa suggerire) per 3-2 a discapito del Wolfsburg, 1° posto a quota 45 punti e distacco di +4 dal Bayer Leverkusen (secondo in classifica) consolidato.

K come (anche) Koulibaly, prezioso in fase difensiva e ancor di più (paradossalmente) in quella offensiva della compagine di cui veste attualmente la maglia, l'Al-Hilal, nell'incontro a senso unico andato in scena giovedì scorso contro l'Al-Fateh. Il gigante senegalese aiuta Yassine Bounou a far registrare un cosiddetto "clean sheet" e (come se non bastasse) apre le danze, con un colpo di testa ben assestato dopo la battuta di un calcio d'angolo, per uno sbalorditivo 9-0 che mette in chiaro la netta superiorità della capolista (con ben 40 punti racimolati in 15 giornate) della Saudi Pro League.

S come Sirigu, oppure dovremmo considerarla come S di Superman. L'estremo difensore ruba la scena e si prende le luci della ribalta nello scontro dello Stadio Renzo Barbera disputato alle 15:00 dell'ultima domenica tra Palermo e Juve Stabia. I rosanero prevalgono per 2-0 contro coloro che potremmo denominare come "cugini" del Napoli, complice una "compilation" di interventi sfoggiata dal portiere originario della Sardegna. È soltanto la seconda presenza da titolare in Serie B da agosto ad oggi, ma l'impressione è che "Sasà" abbia raggiunto, in tempo zero, la vetta all'interno delle gerarchie di mister Dionisi.

T come Tuanzebe, rientrato soltanto questo weekend da un infortunio alla coscia che l'ha tenuto lontano dai terreni di gioco per circa due mesi. Tuttavia, possiamo affermare con certezza che si è assistito a ritorni più trionfali: subentrato ad un ex Serie A, Ben Godfrey, intorno al minuto 64, il difensore inglese ha fatto il proprio ingresso a Portman Road quando il suo Ipswich Town stava già patendo una sconfitta dal risultato tennistico, ossia uno 0-6, per mano del Manchester City di "Pep"Guardiola (parziale che, sempre per completezza di cronaca, non muterà di un solo gol nei rimanenti 26').

Ancelotti: quarti di Copa del Rey e primato ne LaLiga. Baroni ritrova la vittoria, Pecchia perde (quasi completamente) la bussola

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Concludiamo (come di consueto) con il capitolo relativo agli allenatori, inaugurandolo con un uomo che hanno tentato di ammazzare un migliaio di volte eppure, in qualche maniera, ha sempre scovato la via ideale per risorgere e, conseguentemente, zittire le critiche: il suo nome corrisponde a Carlo e il suo cognome ad Ancelotti. Nonostante la cocente umiliazione patita settimana scorsa in finale di Supercoppa contro i rivali storici del Barcellona (2-5 l'esito conclusivo della gara), il tecnico di Reggiolo non consente ai calciatori che compongono lo spogliatoio del suo Real Madrid di piangersi addosso; e i risultati si notano in campo. Prima l'accesso ai quarti di finale (turno in cui Les Merengues se la dovranno vedere con il Leganes) di Copa del Rey ottenuto grazie ad un trionfo per 5-2 (quasi come rimando alla partita citata poc'anzi) ai danni del Celta Vigo, poi un sonoro 4-1 rifilato ad un indifeso Las Palmas che consegna (complice anche l'inaspettato crollo dei "cugini" di primo grado dell'Atletico Madrid proprio in casa del Leganes, vincente su Los Colchoneros con il risultato di 1-0) al club più titolato della storia del calcio mondiale il primato ne LaLiga. Los Blancos guidano la classifica con 46 punti, li rincorre l'esercito assoldato da Diego "El Cholo"Simeone a quota 44.

Torna a sorridere (e a vincere) la Lazio targata "Marco Baroni" (ricordato dai cuori napoletani di vecchia data come l'autore del gol, con cui punì proprio i capitolini, che ha consegnato agli abitanti della patria del Vesuvio il secondo Scudetto della propria centenaria storia): un tondo 0-3 incassato dall'Hellas Verona e biancocelesti che non si fanno soffiare il 4° posto in Serie A dalla Juventus (5ª classificata a quota 37 punti, appena due lunghezze di distanza dalla compagine romana). Se la passa di gran lunga peggio, infine, Fabio Pecchia (che ha indossato i colori del capoluogo campano tra il 1993 e il 1997 e, successivamente, nel biennio 2000-2001) nelle vesti di guida tecnica del Parma: 8° pareggio della stagione fatto registrare dai crociati contro il Venezia di Eusebio Di Francesco (per l'esattezza, un 1-1) e spettro della retrocessione che continua ad aleggiare in quel del Mutti Training Center. 20 i punti raccolti dagli emiliani in 21 giornate di Serie A, giusto uno in più dell'Hellas Verona (nominato poche righe addietro) terzultimo.

A cura di Alex Iozzi

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