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Ancelotti umiliato! Rimonta di Callejon, Koulibaly saluta la King Cup. Sirigu debutta in B

Ancelotti umiliato! Rimonta di Callejon, Koulibaly saluta la King Cup. Sirigu debutta in B - immagine 1
Il racconto delle gesta di sportivi che, almeno una volta in carriera, hanno difeso i colori azzurria
Alex Iozzi

"Chi ama non dimentica": un motto che, rapportato alla gente di Napoli, vale il doppio. Così come i "forestieri" che abbandonano la città, anche i nativi della fu Partenope fanno fatica a lasciarsi alle spalle qualunque individuo che, nel bene o nel male, abbia fatto parte della storia azzurra. Per tale ragione, grazie a questa rubrica, la redazione di CalcioNapoli1926.it si impegna a mantenere informata la tifoseria campana in merito alle gesta di coloro il cui destino, almeno una volta nel passato, si è incrociato con quello della Società Sportiva Calcio Napoli.

Ligue 1, un mix di gioie e dolori per gli ex Napoli. Kim sorride, Koulibaly no. Luperto, Pavoletti e Petagna: miracoli sportivi!

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Come spesso accade all'interno di questa rubrica, il "prologo" dell'appuntamento settimanale corrisponde ad un breve (quanto intenso) tour della Francia, più precisamente delle vicende che hanno come sfondo la massima serie del sistema calcistico locale: la Ligue 1. Tre le tappe presenti sul nostro itinerario di giornata: Rennes, Reims e Montpellier. Procedendo con ordine, lo Stade Rennais (squadra in cui milita Leo Skiri Ostigard), fa registrare una sconfitta per il secondo weekend consecutivo. A rovinare il sabato de Les Rouges et Noire è l'Olympique Marsiglia, sulla cui panchina siede un'altra vecchia conoscenza azzurra, ovvero Roberto De Zerbi: trionfo per 1-2 e tre punti che consentono a Les Phoceens di mantenere un distacco pari ad un -7 dal Paris Saint-Germain capolista (nella cui rosa compare anche Fabian Ruiz), uscito anch'egli vittorioso, sempre con il risultato di 2-1, contro il Saint-Etienne terzultimo. L'attuale classifica recita: PSG 43OM 36. A proposito di "graduatorie", ad approfittare dei passi falsi delle rivali, quali Lille (0-0 in casa dell'Auxerre, il cui nome della stella più lucente è un certo Hamed Junior Traoré) e Lione (sconfitta 2-1 in casa del Brest), è il Nizza (formazione alla quale è burocraticamente legato Tanguy Ndombele): successo per 2-4 dinanzi ai tifosi dello Stade de Reims e 4° posto in classifica (che varrebbe l'accesso ai preliminari dell'edizione 2025/26 della UEFA Champions League) e in solitaria, a quota 30 punti, agganciato. Infine, prosegue la stagione nera di Nikola Maksimovic e dei propri compagni al già citato Montpellier Herault Sport Club: debacle casalinga patita per mano dell'Angers (1-3 il risultato finale), 12° KO in campionato dell'annata e ultimo posto nel torneo frutto di soli 9 punti conquistati in 17 giornate.


"Metà gennaio" si traduce, nella lingua del fútbol, con la ripresa della Bundesliga e della Saudi Pro League. La difesa del Bayern Monaco, sorretta da Kim Min-jae, oltre che dall'inglese Eric Dier, non trema al cospetto del reparto offensivo del Borussia Monchengladbach: 0-1 firmato "Harry Kane" su rigore e primato in classifica, con annesso vantaggio di +4 sul Bayer Leverkusen (vincente con un rocambolesco 2-3 contro l'altro Borussia, il Dortmund) secondo, consolidato. Barcolla un po', invece, la retroguardia dell'Al-Hilal (non in campionato, dove schiantano con un netto 0-5 l'Al-Orobah): nella serata di martedì 7 gennaio 2025, l'apporto del gigante Kalidou Koulibaly non risulta sufficiente al club di Riyadh al fine di prevalere sull'Al-Ittihad; 2-2 ai tempi regolamentari, 1-3 alla lotteria dei rigori ed eliminazione ai quarti di finale della King Cup per i 19 volte campioni d'Arabia.

Non solo come "ripresa dei campionati", nell'anno solare 2025, la metà di gennaio si tramuta nel periodo capace di regalare un'opportunità ad interpreti che raramente hanno solcato il rettangolo verde da inizio agosto a oggi: Salvatore Sirigu, complice la duplice assenza (causa infortunio) di Alfred Gomis e di Sebastiano Desplanches, ha compiuto il proprio debutto stagionale in Serie B con indosso i colori del Palermo Football Club, facendo registrare addirittura un clean sheet (vittoria con il risultato di 2-0 per i rosanero a discapito del Modena targato "Pierpaolo Bisoli"). Per un trittico di calciatori, inoltre, le (quasi) idi del primo mese dei dodici che seguiranno coincidono con un fine settimana all'insegna del "miracolo sportivo". Sebastiano Luperto e Leonardo Pavoletti, al fianco dei restanti venti membri facenti parte dell'organico del Cagliari Calcio convocati da mister Nicola, escono indenni dalla trasferta di San Siro disputata nel sabato sera appena passato agli archivi contro il Milan vincitore uscente della Supercoppa Italiana: 1-1 al triplice fischio di Francesco Fourneau (per l'occasione, direttore di gara). Due giorni più tardi, il raggiungimento di quella sensazione umana denominata "estasi" spetta al Monza (e ad Andrea Petagna): da fanalina di coda, la formazione brianzola mette a segno il cosiddetto "upset" della 20ª giornata di Serie A battendo per 2-1 la Fiorentina di Raffaele Palladino.

Dalla C di Callejon alla T di Tutino: cinque storie (in ordine alfabetico) di cinque calciatori ex Napoli

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Cinque calciatori rimanenti, cinque campionati e, di conseguenza, cinque storie differenti da narrare, rigorosamente in ordine alfabetico. C come Callejon, campione eterno che, all'alba dei 38 anni, non sembra voler cedere dinanzi al tempo che scorre. Il suo Marbella FC (compagine militante in Primera Federacion) butta il cuore al di là dell'ostacolo e rimonta uno svantaggio di 0-3 contro l'Alcorcon: di "Calleti" il secondo (6° in stagione) dei tre gol messi a segno dalla 12ª forza del Girone 2 della terza divisione spagnola.

D come Dendoncker, tornato nell'estate più recente a vestire la maglia del club in cui ha trascorso le giovanili, il Royal Sporting Club Anderlecht, e il cui umore ha sperimentato un sali e scendi di emozioni nell'arco di 72 ore: prima il trionfo, con conseguente accesso alle semifinali di Croky Cup, di misura (0-1 l'esito conclusivo del match) ai danni del Beerschot VA nella serata di giovedì 9 gennaio, poi un'umiliante debacle per 0-3 patita in Jupiler Pro League per mano del Club Bruges in data 12.

M come Machach, protagonista di un incubo collettivo condiviso con l'intero spogliatoio (allenatore, tale Patrick Kisnorbo, compreso) del Melbourne Victory Football Club. In vantaggio per 3-2 allo scoccare del 90° minuto, il francese e compagni subiscono una rimonta da fantascienza nella partita valevole per la 13ª giornata di A-League Men contro il Western United FC: Noah Botic(al 91° minuto) e Hiroshi Ibusuki(al 94° minuto) firmano il definitivo 3-4 e spediscono i Boys in Blue all'Inferno.

J come Jorginho, il quale emula, per ben due volte, le gesta settimanali di Kalidou Koulibaly, ma in maglia Arsenal: sconfitta per 0-2 nella semifinale d'andata di Carabao Cup contro il Newcastle United (e accesso alla finale del torneo compromesso) in data 7 gennaio 2025, seguita dall'eliminazione, per volontà, anche stavolta, della lotteria dei rigori, al 3° turno di FA Cup in favore del nuovo Manchester United targato "Ruben Amorim" cinque pomeriggi inglesi dopo.

T come Tutino, a secco di marcature dal 30 novembre scorso (quando prese parte ad un intrattenente 3-3 col Catanzaro) e che assiste inesorabilmente alla crisi in cui è sprofondata la sua Sampdoria dal mese di ottobre in poi: 12 partite senza vittoria (tenendo conto anche della Coppa Italia, scenario di un 4-1 senza pietà incassato dai liguri per mano della Roma) e spettro dei play-out di Serie B (in quanto quintultimi classificati) che invade l'animo della formazione blucerchiata.

Ancelotti: "manita" patita ne El Clasico di Supercoppa. Baroni inciampa contro il Como. Ranieri, pareggio in extremis a Bologna!

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Concludiamo (come di consueto) con il capitolo relativo agli allenatori, inaugurandolo con un'umiliazione senza precedenti, la cui vittima corrisponde al nome di Carlo e al cognome di Ancelotti: "manita" (per l'esattezza 2-5, quattro di questi subiti in un solo tempo) in finale di Supercoppa Spagnola rifilata al Real Madrid dai rivali storici del Barcellona. Hansi Flick ingarbuglia nuovamente il tecnico di Reggiolo dopo lo 0-4 (al Santiago Bernabeu) verificatosi ad ottobre 2024: al momento, il confronto stagionale tra Les Merengues e i blaugrana è pari ad un complessivo di 2-9.

Non è più soddisfacente la settimana di coloro che siedono sulla panchina delle romane. La Lazio di Marco Baroni (ricordato dai cuori napoletani di vecchia data come l'autore del gol, con cui punì proprio i capitolini, che ha consegnato agli abitanti della patria del Vesuvio il secondo Scudetto della propria centenaria storia) sbatte contro lo "scoglio Como": 1-1 al termine di entrambe le frazioni di gioco e vetta della Serie A (occupata dal Napoli di Antonio Conte con 47 punti) che adesso dista la bellezza di 11 lunghezze. Medesimo esito, ovvero un pareggio, infine, per la controparte giallorossa di Roma, rappresentata da Sir. Claudio Ranieri (profilo passato per le pendici del Vesuvio, in qualità di allenatore, tra l'estate del 1991 e l'autunno del 1992): 2-2 agguantato al 98° minuto, grazie ad un rigore trasformato da Artem Dobvyk, in casa del Bologna.

A cura di Alex Iozzi

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