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Baggio strapazzava il Napoli, poi entrò Diego (sbagliando un rigore) e la ribaltò

Baggio strapazzava il Napoli, poi entrò Diego (sbagliando un rigore) e la ribaltò - immagine 1
il Divin Codino fu uno dei protagonisti dell'emozionante match del 17 settembre 1989 al San Paolo
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Napoli e Fiorentina scenderanno in campo domenica sera alle 20.45 al Maradona, gara che chiuderà l'ottava giornata del campionato di Serie A. Gli azzurri vengono da due vittorie consecutive contro Udinese e Lecce, mentre i viola hanno conquistato ben dieci punti negli ultimi quattro match e ora le due squadre sono appaiate al terzo posto in classifica a 14 punti, insieme alla Juve. La sfida più famosa tra le due compagini nei cuori dei tifosi azzurri è sicuramente quella del 10 maggio 1987, quella che regalò il primo scudetto della sua storia al Napoli, grazie al pareggio per 1-1. Tra le fila dei viola militava un giovanissimo Roberto Baggio, il quale segnò il suo primo gol in campionato in quel match rispondendo al vantaggio iniziale di Carnevale.

Napoli-Fiorentina 1989-1990, quando Maradona ribaltò nella ripresa

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Ed è proprio Roberto Baggio uno dei protagonisti del match del 17 settembre 1989 al San Paolo. Un Napoli-Fiorentina che fu una girandola di emozioni e che segno, inoltre, il ritorno in città di Diego Armando Maradona, il quale non disputò i primi quattro match della stagione 1989-1990, che regalò il secondo scudetto della storia azzurra, per alcuni dissidi con la società. El Pibe de Oro però non partì dall'inizio, infatti Bigon schierò titolare con la numero 10 Massimo Mauro. Ma la prima frazione di gioco fu tutta di marca viola con un Roberto Baggio davvero sugli scudi e autore di una doppietta. La prima rete arrivò su rigore, da lui stesso procurato, al 22°: il numero 10 viola entra in area dribblando Renica che da terra lo stende. Dal dischetto Roby non sbaglia. Nove minuti più tardi Baggio prese palla a centrocampo, puntando diritto verso la porta azzurra. Saltò due difensori, per poi trovarsi di fronte il portiere Giuliani, decidendo di spostarsi la palla con la suola e mettendo a sedere l’estremo difensore, per poi calciare a porta vuota. San Paolo annichilito con Baggio che scrisse, dunque, una bellissima pagina di calcio a casa di Maradona. Il pubblico del San Paolo rumoreggiava e all'inizio del secondo tempo Bigon fece entrare Maradona al posto di Mauro. Questa fu una delle rare volte che El Pibe de Oro indossava la numero 16 e non la 10, senza la fascia da capitano che in questo match fu sul braccio di Ciro Ferrara. Diego, nonostante una condizione fisica non proprio accettabile, suonò subito la carica e al 47° ebbe l'occasione di accorciare le distanze su rigore, ma incredibilmente fallì la trasformazione con un brutto tiro centrale, parato da Landucci. Gli azzurri non si diedero per vinti e riuscirono ad andare in gol al 61° grazie ad un cross teso di Renica dalla sinistra, deviato da Pioli nella propria porta. Grande sacrificio quello del difensore azzurro che dopo il gol fu costretto ad uscire per infortunio. Al 76° Careca pareggiò con un bellissimo scavino al portiere in uscita. Strepitoso l'atteggiamento del brasiliano che andò subito a prendere il pallone che aveva depositato in porta per riportarlo subito a centrocampo e cercare subito il gol vittoria. Che arrivò a tre minuti dal 90°. Dagli sviluppi di un corner, Maradona crossò al centro dalla sinistra e in tuffo Corradini insaccò alle spalle di Landucci, completando un'entusiasmante rimonta. Quella vittoria permise al Napoli di raggiungere quota 9 e di superare la Juve in testa alla classifica, visto che i bianconeri persero il derby d'Italia con l'Inter a San Siro per 2-1.


A cura di Domenico D'Ausilio

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