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Quando contro il Frosinone la 10 azzurra fu indossata per l’ultima volta al San Paolo

amarcord napoli
Il primo confronto a Fuorigrotta fra le due squadre risale al 30 aprile 2006, fu l'ultimo incontro in casa in C1
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Domenica alle 12.30 Napoli e Frosinone si affronteranno per il lunch match della 32a giornata del campionato di Serie A. Sarà il terzo confronto in massima serie fra le due formazioni, le quali però si sono incontrate anche in Serie B e C1. I ciociari non hanno mai battuto in gare di campionato gli azzurri, ma nell'ultimo confronto in Coppa Italia nel dicembre scorso hanno clamorosamente battuto i partenopei per 0-4 al Maradona qualificandosi per la prima volta nella loro storia ai quarti della competizione. Le due compagini si sono scontrate per la prima volta proprio in terza serie nel dicembre 2005 allo stadio Matusa con il risultato di 1-3 in favore degli azzurri.

Amarcord Napoli-Frosinone 2006, Sosa indossa per l'ultima volta la 10 al San Paolo

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Il primo confronto al San Paolo tra Napoli e Frosinone, invece, risale al 30 aprile 2006. Gli azzurri si apprestavano a disputare il loro ultimo incontro in casa nell'inferno della Serie C1, conosciuta per la prima volta nella storia la stagione precedente dopo il fallimento della SSC Napoli, poi rifondata da Aurelio De Laurentiis nel 2004 con il nome di Napoli Soccer. La neo squadra azzurra si iscrisse al campionato di Serie C1 grazie al Lodo Petrucci, che permetteva alle società con una grande tradizione sportiva di iscriversi ad un campionato di una sola serie inferiore in caso di fallimento. Oggi questa norma è stata abrogata e la prima serie disponibile per una nuova iscrizione è la D, il quarto livello del calcio italiano. Gli azzurri fallirono l'immediata risalita in B nel 2005, dopo il terzo posto e la sconfitta ai play-off contro l'Avellino, ma riuscirono nel loro intento nella stagione 2005-2006 dominando il campionato, chiudendo con 13 punti di vantaggio proprio sul Frosinone, il quale fu promosso anche lui in cadetteria per la prima volta nella sua storia dopo i play-off. In quel caldo pomeriggio primaverile del 2006, il Napoli era già sicuro della promozione, mentre il Frosinone era a caccia del punto che sarebbe valso il secondo posto in classifica, il migliore per affrontare i play-off. Il club azzurro aveva ritirato la maglia numero 10 in onore di Diego Armando Maradona, ma in quei due campionati di Serie C1 fu costretta ad utilizzarla perché non era in vigore la numerazione fissa con in A e B. Roberto Sosa espresse il desiderio alla società di poter indossare lui per l'ultima volta al San Paolo la leggendaria maglia e fu accontentato. Fu proprio lui a segnare l'ultimo gol nel tempio del D10S con la 10 al 13° minuto di quella sfida, fissando il punteggio sull'1-1. Sosa, che solitamente indossava la 9, con un pregevolissimo pallonetto scavalcò Maurantonio, avventuratosi in un'uscita avventata, e in lacrime sotto la Curva mostrò una t-shirt col volto di Maradona, accompagnata dalla frase “Chi ama non dimentica, onore a chi ha fatto la storia del Napoli”. La commozione di Sosa fu evidente, lasciandosi andare ad un pianto liberatorio. Per la cronaca, il vantaggio ciociaro fu siglato da Mastronunzio al terzo minuto. Il risultato non cambiò più e al fischio finale grande festa al San Paolo con fuochi d'artificio con Aurelio De Laurentiis visibilmente compiaciuto in tribuna.


A cura di Domenico D'Ausilio

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