Amarcord 30 aprile 2006: “Riecco il San Paolo, il vecchio gigante che si commuove”

"Riecco il San Paolo, il vecchio gigante che ancora si commuove. Che sarà mai la promozione in Serie B per un club che ha vinto scudetti e coppe? Sugli spalti si canta O surdato innamurato, il canto del primo tricolore". Ed è con l'adagio poetico di Salvatore Biazzo (ex giornalista di Rai Sport) che vogliamo riportarvi, almeno per un momento, a quel 30 aprile del 2006, giorno in cui il  Napoli di Edy Reja festeggia l'agognato ritorno in cadetteria. In un San Paolo completamente addobbato a festa (all'epoca la sensazione era quella della fine di un incubo), si nota a bordo campo un giovanissimo e visibilmente emozionato Edo De Laurentiis.

Amarcord, Napoli-Frosinone 1-1: è successo il 30 aprile del 2006

La partita si chiude sul risultato di 1-1 con un gol di pregevolissima fattura che porta la firma del Pampa Sosa: un lob beffardo che spiazza il portiere in temeraria uscita. Prima della gara il 31enne attaccante argentino chiede alla dirigenza di poter indossare la casacca numero dieci. Permesso accordato. Come forse saprete, in Serie C la numerazione va dall'1 all'11. Non sono concesse deviazioni alla fantasia cabalistica. Ecco perché in terza serie il Napoli è stato obbligato a indossare la maglia che fu di Maradona. Il Pampa è stato dunque l'ultimo calciatore a vestire quella casacca in una competizione ufficiale.  Quello stesso giorno indosserà a fine gara un'altra maglietta dedicata a Diego. Recava la scritta "chi ama non dimentica...".