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Amarcord, dall’Olanda di Cruijff alla sinfonia di Schubert: Napoli-Crotone nel segno dell’incompiuto che diventa leggenda

Amarcord, dall’Olanda di Cruijff alla sinfonia di Schubert: Napoli-Crotone nel segno dell’incompiuto che diventa leggenda

Se dovessimo trovare un titolo per la sfida tra Napoli e Crotone non potrebbe che essere il seguente: “la vittoria più triste”. La nostra storia ci porta nel 2018, al capitolo finale di una stagione a dir poco leggendaria....

Giovanni Ibello

Se dovessimo trovare un titolo per la sfida tra Napoli e Crotone non potrebbe che essere il seguente: "la vittoria più triste". La nostra storia ci porta nel 2018, al capitolo finale di una stagione a dir poco leggendaria. Quell'anno il Napoli di Maurizio Sarri ha siglato il record di punti della sua storia; peccato che, anche per delle chiare vicissitudini arbitrali, il titolo finale sia andato altrove.

Dopo un'intero campionato trascorso sugli spalti  (che bei tempi!) a cantare che "abbiamo un sogno nel cuore" (e ce l'abbiamo ancora...)  la squadra si congeda dal popolo del San Paolo con un ennesimo successo, che però  stavolta ha il sapore di una beffa. Inutile concentrarsi sulle prodezze di Milik e Callejon (ma il doppio assist vincente di Insigne è una vera delizia). E ancor più evanescente è il gol, a tempo scaduto, del crotonese Tumminiello.

Napoli Crotone, il nostro amarcord

Si potrebbe senz'altro parlare di un amarcord triste, il che sarebbe una contraddizione in termini. Secondo il parere di chi scrive però, la prospettiva, deve essere un'altra. Quella vittoria, così piena di struggimento e dolore, dev'essere il memento di un percorso che ha segnato il calcio contemporaneo. Dev'essere l'iconografia dell'orgoglio partenopeo. Quel Napoli, infatti, resta una sinfonia incompiuta, un'opera d'arte come l'omonima sonata di Schubert, la Sagrada Familìa di Gaudi o perché no, l'Olanda di Cruijff.  

E quante volte, invece, si parla del Napoli di Sarri facendo riferimento a una bellezza "storpiata" dall'insuccesso. Niente di più scorretto, cari lettori. Quella squadra era concreta, era spietata; solida in attacco come in difesa. E meritava senz'altro di laurearsi campione d'Italia. Certo, in un precedente focus abbiamo allegato la lista dei favori arbitrali che hanno sospinto il torpedone bianconero verso la vittoria; eppure, a prescindere dall'incisività di questi alibi, sarà impossibile archiviare la prepotenza di certe emozioni. Vale per i tifosi del Napoli, vale per ogni appassionato di calcio. Ma non tutto è perduto. La squadra di quest'anno può ancora regalare un sogno ai propri tifosi. Gattuso ha finalmente recuperato i suoi effettivi e il risultato è sotto gli occhi adi tutti. Stavolta Napoli Crotone può donare una gioia "insolente".