L’edizione odierna de La Repubblica riporta un’emozionante intervista rilasciata da Gianfranco Zola. Il baronetto della regina si lascia andare a ricordi di Diego, quello conosciuto dai suoi compagni, e non Maradona, quello troppe volte giudicato e mai aiutato veramente. Dalla sua casa di Cagliari, in questa vigilia della partita con il Napoli, spiega la scelta del silenzio dopo la morte del Diez:
“Diego è stato un fratello maggiore. Con me, ragazzino debuttante in A tra tanti campioni, è stato molto disponibile. Mi ha insegnato tanto e non lo scorderò mai”.
Maradona, il racconto di Zola
Nell’intervista, l’ex giocatore di Napoli, Chelsea e Cagliari, ripercorre le vittorie in maglia azzurra, uno scudetto e la Supercoppa. Si dice molto addolorato per la sua morte, ma soprattutto impreparato a questo evento, pur conoscendo lo stile di vita al di sopra delle righe del campione. Racconta come Diego abbia aiutato la sua crescita, rendendolo un giocatore più forte, e non solo di belle speranze, il suo maestro sulle punizione, si lascia poi andare ad un ricordo degli anni napoletani a casa Careca:
I barbecue da Careca. Abitavamo dalle parti di via Posillipo, Antonio ordinava la carne in Brasile e noi, con mogli e figli, non mancavamo. Ricordo Diego con Claudia: i valori verso la famiglia, l’Argentina degli ultimi e il Boca, erano molto solidi.
La generosità del Diez, che dopo gli allenamenti, si fermava a spiegare al compagno più giovane i segreti delle sue magiche punizioni, i momenti che sicuramente Gianfranco Zola avrà più amato, poi continua raccontando l’ennesimo atto di generosità nei suoi confronti, con il famoso passaggio di testimone della maglia numero dieci:
Giocavamo a Pisa. In pullman Diego mi prese in giro: “Gianfranco, domani metto la 9 e tu la 10. Ma non illuderti, lo faccio solo perché voglio onorare Antonio”. Careca era out e lui rise a lungo, vedendo la mia faccia basita. Ma è anche vero che a Ferlaino disse che per sostituirlo non dovevano comprare nessuno perché c’ero io
Prosegue l’intervista ricordando anche l’altro grande campione scomparso nel 2020, Paolo Rossi, e conclude, infine lasciando le sue impressioni sulla partita Cagliari-Napoli, in programma oggi alle 15 alla Sardegna Arena. Un’intervista, questa rilasciata al quotidiano alla Repubblica, che racconta come i compagni di squadra di Maradona siano profondamente addolorati per la sua morte, e probabilmente gli unici che possano raccontare gli aspetti più belli del Dio del calcio.
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