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Zola: “Osimhen è l’erede di Lukaku, questo Napoli più completo di quello di Sarri”

Gianfranco Zola (Photo by Alex Grimm/Getty Images)

Gianfranco Zola, allenatore, ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul Napoli di Luciano Spalletti. Zola sul Napoli di Spalletti È l’anno buono per la squadra di Luciano Spalletti? “Non...

Domenico D'Ausilio

Gianfranco Zola, allenatore, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul Napoli di Luciano Spalletti.

Zola sul Napoli di Spalletti

 Gianfranco Zola (Photo by Michael Regan/Getty Images)

È l’anno buono per la squadra di Luciano Spalletti?

"Non voglio sembrare troppo cauto, bisogna pensare che siamo solo alla quarta giornata, ma il Napoli sta dando segnali di grande forza e qualità. La prova contro l’Udinese è stata impressionante non solo nel risultato, ma anche nella gestione complessiva. Un altro elemento a suo favore è la completezza dell’organico".

Che cosa le piace di questo Napoli?

"È forte in tutti i reparti. Ha un attacco di alto livello con Osimhen, Insigne e Politano. Il centrocampo ha la qualità e la potenza atletica di Zielinski, Fabian Ruiz e Anguissa. La difesa è solida e Koulibaly aumenta da solo lo spessore della retroguardia. Ospina e Meret sono portieri affidabili. Non riesco a trovare punti deboli".

Un confronto con il Napoli di Maurizio Sarri?

"Questa squadra è più completa. Spalletti ha risorse superiori. La panchina è eccellente: Manolas, Petagna, Ounas, Elmas, Mertens. Il Napoli di Sarri aveva meno ricambi, ma nei suoi momenti migliori regalò calcio spettacolare".

Su Osimhen

"Quando arrivò in Italia due anni fa, non lo conoscevo bene e mi documentai. Scoprii un giocatore bravissimo nei movimenti. Con la sua forza atletica può essere devastante. È l’erede di Lukaku. È giovane e ha enormi margini di miglioramento".

Su Anguissa

"Il suo arrivo last minute si è rivelato un colpo di mercato azzeccato. È perfetto nel 4-2-3-1, ma rende bene anche nel 4-3-3. C’è poi da fare un’altra considerazione: i calciatori che arrivano dalla Premier hanno una marcia in più perché sono preparati per giocare a altissima velocità. I ritmi del campionato inglese sono superiori al resto del mondo".