Piotr Zielinski è uno di questi casi da studiare. Un giocatore dal talento cristallino, capace di creare magie in campo, ma che troppo spesso si rinchiude in un nascondiglio come spaventato dal suo stesso talento. Il centrocampista azzurro fino al match contro il Milan è stato tra gli insostituibili di Spalletti. Il tecnico ha sempre esaltato il giocatore puntando su di lui in ogni occasione in campionato e in Europa, dove si è regalato anche la gioia del gol al Campo Nou contro il Barcellona. Ma il mister sia contro il Verona che contro l'Udinese ha deciso di lasciarlo in panchina, perché il giocatore visto contro i rossoneri non poteva essere Zielinski.
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Dall’Atalanta all’Atalanta: Zielinski vuole riprendersi il Napoli per sognare lo scudetto
Dall'Atalanta all'Atalanta per tornare ad essere il vero Zielinski
Dall'Atalanta all'Atalanta: Zielinski vuole riprendersi il Napoli per sognare lo scudetto
Piotr è pienamente consapevole del talento che gli è stato donato, come lo è del fatto che lo sfrutti troppo poco. Infatti il centrocampista azzurro non è nuovo a queste flessioni, che sono fisiologiche, ma ripetute. Ma contro l'Atalanta potrebbe arrivare la nuova svolta per lui. Perché ci ha abituato così, cade ma poi in grande stile si rialza come sottolinea nella sua analisi Il Corriere dello Sport. Il Napoli ha bisogno dei suoi strappi, delle sue giocate, del suo danzare sul pallone. A Bergamo ci sarà emergenza e lì c'è una gran fetta di sogno scudetto. La scelta di lasciarlo in panchina per due giornate consecutive, sia per il nuovo sistema di gioco che per il periodo del giocatore, sarà stata difficile per Spalletti. Ma il tecnico azzurro spera in una riscossa del suo centrocampista che proprio contro l'Atalanta ha siglato il suo ultimo gol in campionato. Dall'Atalanta all'Atalanta per tornare ad essere l'uomo in più del Napoli e sognare insieme il tricolore.
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