Calcio Napoli 1926
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rassegna

Zazzaroni: “Qatar, il Mondiale (disorganizzatissimo) del livellamento verso il basso”

Zazzaroni
L'editoriale del direttore del CorSport

Emanuela Castelli

Qatar, il Mondiale delle polemiche sorprende con la caduta di due big: Zazzaroni spiega i motivi della debacle

Zazzaroni ci va giù pesante sul Mondiale in Qatar: "Disorganizzato e contestato, le big cadono ma i motivi della debacle sono noti da tempo"

Zazzaroni: “Qatar, il Mondiale (disorganizzatissimo) del livellamento verso il basso”- immagine 2
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L'editoriale odierno di Ivan Zazzaroni, pubblicato sulle colonne del Corriere dello Sport, in merito al Mondiale in corso non lascia spazio ai dubbi. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Se i qatarioti volevano rendere sorprendente e più interessante il loro disorganizzatissimo, contestatissimoMondiale per il momento ci sono riusciti (trovo splendidi solo gli stadi di un evento che ha mosso complessivamente 220 miliardi: Doha ha cambiato faccia) (...) Le sconfitte dell’Argentina e della Germania con sauditi e giapponesi - e per altre ragioni quella del ricchissimo Qatar con il povero Ecuador - hanno infatti moltiplicato le attenzioni su un torneo in cui i grandi sembrano molto meno grandi e i piccoli e medi molto meno piccoli e medi: il livello si sta abbassando da anni in modo costante, ma pochi si sono accorti che sono spariti i campioni “veri” (...) la Germania non se la passa bene da qualche tempo: salutato Joakim Loew, si sono affidati a Flick, totalmente assorbito dal cambiamento generazionale, fase che ha privato la selezione di un centravanti di primissima fascia, del risolutore: le otto stagioni del polacco Lewandowski al Bayern hanno inevitabilmente tolto spazio e speranze a qualsiasi talento tedesco. Tra martedì e ieri abbiamo assistito a due modi opposti di affrontare un avversario tecnicamente superiore e, oltretutto, più prestigioso. Opposti, ma entrambi vincenti. L’Arabia ha avuto molta fortuna e, una volta in vantaggio, ha piazzato due carovane di cammelli davanti alla porta di Al-Owais; il Giappone ha invece provato a giocare alla pari dei tedeschi, non si è affidato esclusivamente alla difesa e al contropiede. Domanda: cosa o chi determina la differenza di atteggiamento?".