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Il virologo Pregliasco: “La positività può uscire fuori anche dopo 72 ore”

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Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’istituto ortopedico Galeazzi di Milano, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport del caso Genoa. Di seguito le sue dichiarazioni. Il virologo Pregliasco: “La...

Redazione

Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell'istituto ortopedico GaleazzidiMilano, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport del caso Genoa. Di seguito le sue dichiarazioni.

Il virologo Pregliasco: "La positività può uscire fuori anche dopo 72 ore"

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Sulla positività  che emerge dopo pochi giorni:"Purtroppo è possibile. Perché dal momento in cui la malattia viene contratta, questa potrebbe anche non essere rilevata da tamponi effettuati fino a 72 ore dopo che il virus comincia a manifestarsi nella persona. Dunque sarà successo magari nell’allenamento di giovedì, quando il portiere Perin era già infettato senza saperlo, che abbia finito per contagiare diversi compagni. I quali agli esami di sabato erano risultati tutti negativi. Tra l’altro la malattia ha un periodo di 2-5 giorni di incubazione. Dunque possibile, anzi probabile che Perin lo abbia contratto magari lunedì, nel giorno di riposo e poi 'portato' in allenamento alla squadra".

Se il Napoli dovrà attendere: "È così. Bisognerà attendere ancora qualche giorno per la certezza. Del resto i contagi stanno salendo in questo periodo e dunque i rischi ci sono. Difficile creare una permeabilità della vita comune. Però al tempo stesso va detto che non basta stringere 'per errore' una mano per contrarre il virus. Occorre lavarsi le mani spesso. Come tenere le mascherine e le distanze".

Se esiste una soluzione più sicura per lo sport: "Dovrebbero fare una vita di clausura, come prevedeva il primo protocollo. Ma sinceramente mi pare impossibile. Siamo di fronte a un problema mondiale. Con una differenza fondamentale che distingue dagli altri il Covid. Prendiamo per esempio l’ebola: l’abbiamo fermato perché si trasmetteva solo fra malati clinici. Mentre il corona virus viene contagiato anche dagli asintomatici, seppur con minore carica virale".