Vergogna a Eindhoven, tifosi del Napoli marchiati: l’assurda vicenda – Repubblica

Il trattamento subito ieri a Eindhoven dai tifosi del Napoli è stato a dir poco vergognoso. Fin dalle prime luci del mattino, i supporters azzurri hanno subito abusi di potere con procedure assurde da parte della polizia olandese. Questi sarebbero stati addirittura marchiati con un numero sulla mano. Lo riporta Repubblica.

"Marchiati a numero! Un vero e proprio abuso di potere", il racconto di un tifoso

"La vicenda dei tifosi del Napoli fermati ad Eindhoven lunedì notte e poi espulsi ieri pomeriggio ha generato un vero e proprio fiume di polemiche per il comportamento della polizia olandese. L'avvocato Emilio Coppola, da sempre vicino al mondo del tifo, ha puntato il dito contro le procedure adottate. «Uno dei giovani fermati mi ha spiegato che quando sono stati identificati, sono stati marchiati con un numero sulla mano e che poi sono stati per tutta la notte nella stazione di polizia con questo numero stampato addosso. Si tratta di un vero e proprio abuso di potere». La vicenda ha diversi punti oscuri, secondo l'avvocato Erich Grimaldi: «L'intervento preventivo, seppur legittimo in linea di principio per motivi di ordine pubblico, deve essere calibrato e giustificato. Occorre verificare se l'azione sia stata proporzionata rispetto al rischio concreto e se le autorità abbiano rispettato il contraddittorio e i diritti fondamentali di libertà di circolazione e di riunione. È necessario chiarire quale sia la base normativa olandese che ha consentito il fermo e l'espulsione, nonché il contenuto del regolamento comunale in materia di assembramenti richiamato dalle autorità. Il fatto che anche chi fosse in possesso di un regolare biglietto sia stato allontanato assume un rilievo particolare, perché si traduce in una misura percepita come punizione collettiva e mina il principio di responsabilità individuale». Sul caso interviene il sindaco Gaetano Manfredi: «Il Napoli tornato in Champions merita di avere i tifosi azzurri al seguito, ribadisco che nel rispetto delle norme questo diritto va garantito in Europa come nelle trasferte in Italia»".