L'edizione odierna de Il Mattino ha dedicato spazio a Joel Pohjanpalo, bomber di provincia e bandiera di questo Venezia. Ultimo baluardo di un calcio ormai tramontato. Di seguito quanto evidenziato:

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Venezia, Pohjanpalo come ultimo baluardo di un calcio ormai tramontato
"«Venezia è bella ma non è il mio mare» canta Edoardo D'Erme, in arte Calcutta, nella canzone dedicata al più noto dei bomber di provincia: Dario Hubner. A anni dal ritiro dell'attaccante friulano, in un calcio in cui riecheggia la retorica della mancanza di bandiere e sentimentalismo, Venezia è diventato il mare dell'ultimo dei romantici: il doge biondo Joel Pohjanpalo. IL PERCORSO È un altro lo specchio d'acqua su cui cresce e gioca il piccolo Joel: quello del mar Baltico. A Helsinki, sua città natale, inizia a praticare l'hokey. Ha stazza e velocità, ma nel suo destino c'è d'inseguire una sfera e non un disco. Ad appena 8 anni ha già siglato 202 reti in 69 partite. A 12 viene acquistato dalla squadra della capitale: l'HJK Helsinki ea 17 fa il suo esordio in prima squadra contro l'IFK Mariehamn. "Il manifesto del bomber" potrebbe essere il titolo della sua prestazione. Dopo venti minuti di assedio nella ripresa, arriva un cross dalla destra; Pohjanpalo, con la furbizia di una volpe, si smarca sul secondo palo e con un colpo di testa mette in rete. Trascorre appena un minuto e gli giunge un altro pallone in area di rigore. Questa volta è rasoterra, con la forza di un leone, tiene a distanza l'avversario, con il braccio e con il piede sinistro fulmina il portiere sul suo palo. La rimonta è completata, ma Joel deve mostrare ancora il suo destro. Questa volta non aspetta nemmeno trenta secondi. Tre minuti per tripletta perfetta: un gol di testa, uno di destro e uno di sinistro. Ancora minorenne ha già mostrato tutte le caratteristiche, secondo Machiavelli, di un buon principe o meglio di un buon doge. Nonostante la fortuna di essere stato notato, Joel Pohjanpalo paga la tracotanza di non accettare un provino con il Liverpool. I Reds lo avrebbero aggregato alle giovanili, ma il finlandese si sentiva già pronto per una maglia da titolare. Parte alla volta della Germania e dopo tre stagioni in prestito tra l'Aelen e il Fortuna Dusseldorf, ha la grande occasione nel Bayer Leverkusen ma senza lasciare il segno. Inizia nuovamente il valzer di prestiti: ancora due esperienze in Bundesliga, all'Amburgo e all'Union Berlino, e poi una in Turchia al Çaykur Rizespor Kulübü. A 28 anni, dopo una carriera da apolide, viene accolto dalla città del "Meliting Pot" ante litteram: Venezia. Nel 2022 i lagunari tornano in Serie B dove rischiano di ristagnare o peggio di retrocedere. L'arrivo del nuovo allenatore (Paolo Vanoli) alla tredicesima giornata porta un vento nuovo che scongela il bomber finlandese. Joel Pohjanpalo, dopo una sola rete nelle prime dodici giornate, ne segnerà diciotto nelle successive sedici. Iconico il poker al Modena seguito da una birra con i tifosi. L'attaccante sente visceralmente il rapporto con il popolo veneziano. Ha deciso di vivere in centro, dove si delizia con Spritz e cicchetti nei bacari, con la moglie Catharina e la figlia Penelope, che Joel ha definito la vera veneziana. Nonostante l'opportunità di trasferirsi in piazze più ambiziose e di ottenere stipendi più alti, Pohjanpalo ha preferito il cuore al portafoglio e ai trofei. Quest'anno sta soffrendo leggermente il cambio di categoria (4 reti). "In questo mondo ch'è pieno di lacrime, forse noi vorremmo fare come Dario Hubner",o meglio come il doge biondo Joel Pohjanpalo".
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