"Subito dopo i fatti, la vittima e si era fatta refertare al pronto soccorso del Policlinico Gemelli e aveva denunciato l'accaduto alle autorità di polizia. Diversa la ricostruzione di Varriale, che attraverso il suo avvocato Fabio Lattanzi si è dichiarato «vittima di una folle gelosia» e ha così spiegato l'accaduto, sorvolando sul ceffone: «È entrata e come una furia e ha iniziato a distruggermi casa. Posso documentare tutto. Ho fotografato la mia abitazione o meglio quello che resta della mia abitazione".
"Intervistata da Repubblica, la donna (che nel frattempo ha lasciato Roma) ricorda così l'aggressione dell'8 dicembre di 4 anni fa. «Mi ha dato uno schiaffo a piene mani che mi ha fatto cadere. Gli attacchi di panico sono cominciati la stessa sera. Volevo scappare e lui mi ha chiusa a chiave... Avevo una sensazione di pericolo, soffocamento, tremore». E ancora: «Non riesco più a uscire da sola, a farmi una passeggiata, mi guardo sempre intorno. Quando vado al lavoro sono sempre accompagnata...» La decisione di trasferirsi fuori Roma fu presa pochi giorni dopo: «Sono dovuta andare via il 19 dicembre perché già ero devastata, terrorizzata. Continuava a mandarmi messaggi, a mandarli ai miei figli, a fare telefonate e venire sotto casa".
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