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Varriale, il giornalista è al centro di una nuova bufera: cosa è successo

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Enrico Varriale, giornalista, è nuovamente coinvolto in spiacevoli vicende. Secondo quanto riportato dal Corriere Roma, infatti, l’ex vicedirettore di Rai Sport deve rispondere ai reati di stalking e lesioni. Di seguito gli ultimi...
Luca Buonincontri

Enrico Varriale, giornalista, è nuovamente coinvolto in spiacevoli vicende. Secondo quanto riportato dal Corriere Roma, infatti, l'ex vicedirettore di Rai Sport deve rispondere ai reati di stalking e lesioni. Di seguito gli ultimi aggiornamenti a riguardo tenendo conto del fatto che la prima udienza si è tenuta presso il tribunale di Roma, per poi optare nell'aprile del 2024 per in rinvio a giudizio.

Varriale è al centro di una nuova bufera

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"Nuovo processo per Enrico Varriale, il giornalista Rai già coinvolto in una un procedimento dopo le accuse di violenza di una ex compagna.  La prima udienza si è tenuta presso il tribunale di Roma, dopo il rinvio a giudizio deciso nell'aprile 2024. L'ex vicedirettore di Rai sport deve rispondere dei reati di stalking e lesioni: secondo il capo d'imputazione, avrebbe aggredito la sua ex con un violento schiaffo, «fino a farle perdere i sensi», durante una lite esplosa in casa del giornalista l'8 dicembre 2021. Negli atti della Procura, vengono precisate anche altre circostanze: «Se mi denunci, ti ammazzo», la frase attribuita all'imputato, che avrebbe anche contattato la vittima usando numeri anonimi ed entrando sui suoi profili social. In un'occasione avrebbe telefonato alla ex pronunciando «con voce contraffatta un frase del tipo “morirai”...»".


"Subito dopo i fatti, la vittima e si era fatta refertare al pronto soccorso del Policlinico Gemelli e aveva denunciato l'accaduto alle autorità di polizia. Diversa la ricostruzione di Varriale, che attraverso il suo avvocato Fabio Lattanzi si è dichiarato «vittima di una folle gelosia» e ha così spiegato l'accaduto, sorvolando sul ceffone: «È entrata e come una furia e ha iniziato a distruggermi casa. Posso documentare tutto. Ho fotografato la mia abitazione o meglio quello che resta della mia abitazione". 

"Intervistata da Repubblica, la donna (che nel frattempo ha lasciato Roma) ricorda così l'aggressione dell'8 dicembre di 4 anni fa. «Mi ha dato uno schiaffo a piene mani che mi ha fatto cadere. Gli attacchi di panico sono cominciati la stessa sera. Volevo scappare e lui mi ha chiusa a chiave... Avevo una sensazione di pericolo, soffocamento, tremore». E ancora: «Non riesco più a uscire da sola, a farmi una passeggiata, mi guardo sempre intorno. Quando vado al lavoro sono sempre accompagnata...» La decisione di trasferirsi fuori Roma fu presa pochi giorni dopo: «Sono dovuta andare via il 19 dicembre perché già ero devastata, terrorizzata. Continuava a mandarmi messaggi, a mandarli ai miei figli, a fare telefonate e venire sotto casa".