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UEFA, la priorità è la Champions: pronto un format particolare per concluderla. A rischio i campionati

NAPLES, ITALY - FEBRUARY 25: The changing room of SSC Napoli during the UEFA Champions League round of 16 first leg match between SSC Napoli and FC Barcelona at Stadio San Paolo on February 25, 2020 in Naples, Italy.  (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

La Uefa, in queste ore di emergenza, ha affidato la stesura di un possibile calendario ad un gruppo di lavoro di 6 persone. Ha ottenuto dalle leghe europee, inoltre, la firma sulla risoluzione che garantisce la “priorità alla Champions e...

Armando Inneguale

La Uefa, in queste ore di emergenza, ha affidato la stesura di un possibile calendario ad un gruppo di lavoro di 6 persone. Ha ottenuto dalle leghe europee, inoltre, la firma sulla risoluzione che garantisce la “priorità alla Champions e all’Europa League”. Le massime competizioni per club del vecchio continente, infatti, valgono oro. Di seguito quanto scrive in merito l'edizione online de La Repubblica.

UEFA - PRECEDENZA ALLA CHAMPIONS

NAPLES, ITALY - FEBRUARY 25: The changing room of SSC Napoli during the UEFA Champions League round of 16 first leg match between SSC Napoli and FC Barcelona at Stadio San Paolo on February 25, 2020 in Naples, Italy.  (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

Stando a quanto riferisce l'edizione de La Repubblica, oggi in edicola, a farne le spese potrebbero essere i campionati nazionali.

"Resta ancora da decidere chi pagherà i 400 milioni di danni per il rinvio di Euro 2020. L’Uefa ha a disposizione una riserva per disaster recovery di 565 milioni, ma chiede il contributo dei vari Paesi. La quota dell’Italia sarebbe di 60, forse 70 milioni, che però i club non vogliono pagare. Dare priorità alle coppe rende difficilissimo concludere i campionati nazionali entro il termine inderogabile del 30 giugno (a luglio potrebbero disputarsi solo le finali di Champions ed Europa League). Aleksander Ceferin, n.1 Uefa, non farà sconti: vuole giocare gli spareggi per l’Europeo a giugno (4 nazionali ancora da qualificare) e sarebbe disposto a rivedere il format della Champions, cancellando cioè il ritorno di quarti e semifinali, soltanto se l’epidemia di coronavirus costringesse a restare fermi addirittura fino alla fine di maggio". 

LA SITUAZIONE

"La precedenza alle coppe sul campionato significa anche la possibilità di giocarle nel week-end. Questo complica il destino della Serie A. Se Atalanta (già ai quarti), Juve, Napoli, Inter e Roma vanno fino in fondo in Europa, non ci sarebbero finestre a sufficienza per completare il campionato entro il 30 giugno. La stessa Uefa inoltre ha escluso direttamente l’ipotesi di play-off scudetto. Serie A e Liga perciò sono andate alla guerra con il governo del calcio europeo: rischiano di non finire i campionati e di perdere l’ultima tranche dei contratti con le tv. Una situazione che porterebbe molti club sul bilico del default. Dunque, se non sarà possibile finire il campionato, sarebbe inevitabile la soluzione di una classifica di A congelata, senza scudetto né retrocessioni, e con due sole promozioni dalla B. Le conseguenze: Serie A a 22 squadre nel 2020/21 e coda di ricorsi dei club di B esclusi".