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Udinese-Napoli è la partita che consegnò un anno fa lo scudetto sulle maglie degli azzurri e che, oggi, rappresenta un'altra mesta tappa verso l'agognata fine del campionato.
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "La vigilia dell’ ultimo Udinese-Napoli era stata scortata dall’adrenalina per l’attesa dell’aritmetica. La gara di oggi, invece, cammina e non corre, è un lento aspettare il fischio d’inizio, non si avverte più alcun entusiasmo, è una semplice tappa che avvicina la fine del campionato, un doveroso appuntamento col calendario. I sentimenti si sono anestetizzati dopo un’annata complicata, il primato distante, un tricolore sbiadito. Non ci saranno neppure i tifosi del Napoli, quelli residenti in Campania. Trasferta vietata dopo gli scontri dello scorso anno, unica pagina da dimenticare nel libro festa. Il Napoli sarà comunque scortato da tantissimi tifosi residenti altrove. Non ci sarà paragone, però, con l’onda azzurra che un anno fa invase il Friuli e lo stadio dove si celebrò la vittoria del terzo scudetto (...) Eppure stasera dovrebbero essere sette i superstiti in campo: Meret, Olivera, Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Lobotka, Osimhen. Cosa è cambiato da un anno all’altro è una domanda ricorrente che alla vigilia di Udine torna prepotente".
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