Calcio Napoli 1926
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Tifosi Eintracht, la lezioncina di Ceferin e Faeser: monca dei disordini dell’andata

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Questione di ordine pubblico

Emanuela Castelli

Il divieto di trasferta imposto dalla prefettura di Napoli ai tifosi dell'Eintracht sta continuando a far discutere e ad aumentare il termometro in questa lunga vigilia europea. Ieri si è scomodato Ceferin in persona, il numero uno della UEFA, ed ha ovviamente bacchettato pesantemente le autorità italiane per la decisione presa in merito al divieto di vendita dei biglietti del match di questa sera ai tifosi residenti a Francoforte. Peccato, però, che si accusi l'Italia di non essere in grado di gestire e garantire l'ordine pubblico, dimenticando gli scontri avvenuti a Francoforte, ben lontano dalla penisola italica.

Tifosi Eintracht, Ceferin bacchetta l'Italia

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Ne parla oggi il Mattino, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Hanno cancellato il pranzo ufficiale a Villa D'Angelo, si sono messi di traverso sulla vendita dei biglietti, il presidente Peter Fischer ha deciso di restare a casa per protestare contro la decisione del prefetto di Napoli. Ma ieri sera, a rompere il silenzio dell'Uefa per schierarsi dalla parte dell'Eintracht, ci ha pensato il presidente Aleksander Ceferin che intervistato dalla tv pubblica ZDF ha ammonito l'Italia: «Non è possibile per le autorità italiane decidere che i tifosi tedeschi non siano ammessi. La decisione delle autorità è assolutamente sbagliata». E poi ha aggiunto: «Abbiamo urgente bisogno di fare qualcosa al riguardo. Cambieremo le regole: perché se non può essere garantito l'ordine pubblico, allora va cambiata la sede della partita». Parole pesantissime. Probabilmente condizionate anche dalle tante critiche che De Laurentiis muove alla gestione dell'Uefa. Anche il ministro dell'Interno Nancy Faeser bacchetta l'Italia: «Nel caso di partite ad alto rischio, ogni possibile misura di sicurezza dovrebbe essere verificata molto attentamente prima di escludere tutti i tifosi di una squadra. Perché una misura così drastica potrebbe non contribuire alla de-escalation», ha detto alla Deutsche Presse-Agentur. La solita lezioncina. La stampa tedesca tira fuori i precedenti del 1994 e intervista un tifoso «ferito a Napoli quando venne l'Eintracht in Coppa Uefa»".