Quando avete cominciato a parlare di scudetto?"Quest’anno non ho rilasciato mai interviste sul Napoli - dice Ciro - e vedevo che funzionava. Allora mi sono detto, non parlerò mai se non a campionato finito. Poi mio padre è sempre stato ipercritico con il Napoli, però quando abbiamo vinto 5-1 con la Juve gli ho sentito pronuncia- re una frase per la prima volta: ‘O Napoli si è cucito mezzo scudetto sulla maglietta’, allora ho iniziato a crederci. Io ti dico - aggiunge Fabio - che ci ho pensato quando sono arrivati tre acquisti nello stesso giorno ad agosto dello scorso anno, Ndombele, Raspadori e Simeone. Lì mi sono detto: quest’anno abbiamo proprio voglia di vincere. Non avevo mai visto un lavoro di scouting così grosso e un investimento su tutti i ruoli perché non è un nome. Avevamo coperto tutti i ruoli, avevamo addirittura due terzini, Oliveira e Mario Rui. Io ero fiducioso".
Vincere è difficile, ripetersi di più. Cosa vi aspettate dal futuro? "Non può arrivare subito un altro titolo, lo sappiamo. Però abbiamo un po’ di credito per come si è strutturato il Napoli, per la rosa, abbiamo 4-5 anni in cui possiamo ambire a qualche altro titolo".
Avete conosciuto tanti calciatori, raccontateci qualcosa di loro. "Io ho un amore non ricambiato per Anguissa - dice Gianluca - gli scrivo di continuo, anche ieri gli ho scritto ‘You are my favorite player’, mi ha stregato, ma non mi degna di un’attenzione. Con altri ci scriviamo, ma Frank niente. Quando abbiamo conosciuto a Napoli-Roma Di Lorenzo è stato bellissimo - aggiunge Aurora -. Dopo una partita pazzesca ci guarda e ci fa ‘Ragazzi complimenti’, e noi abbiamo risposto ‘Veramente non abbiamo fatto nulla, abbiamo solo detto gol’. Lui è un campione europeo, non ha vinto solo lo scudetto".
Volete lasciare un messaggio a Spalletti?"Guarda Pesci Piccoli. Chi ama non dimentica, che è una frase molto vicina al popolo napoletano. E grazie per tutto quello che ci hai dato. Chi al suo posto? "Non succederà mai, però Guardiola...".
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