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Tavecchio fa il suo ritorno nel calcio: nuovo ruolo per l’ex presidente della Figc

 (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano” intona il cantautore romano Antonello Venditti. È andata proprio così all’interno dell’universo calcistico. Carlo Tavecchio, ex presidente della Figc,...

Edoardo Riccio

"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano" intona il cantautore romano Antonello Venditti. È andata proprio così all'interno dell'universo calcistico. Carlo Tavecchio, ex presidente della Figc, fa il suo ritorno. Le sue dimissioni riportano alla luce eventi poco piacevoli per gli amanti del calcio, dettagliatamente nel 2017 quando ci fu la mancata qualificazione dell'Italia ai Mondiali2018. Ricordi quasi ripugnanti sono, dunque, spariti e Tavecchio è stato nominato presidente del Comitato Regionale della Lombardia dei Dilettanti. Le elezioni si sono tenute online e Carlo ha trionfato con 380 voti, in opposizione ai 366 del medico bresciano Alberto Pasquali, delegato Lnd da quattordici anni per la sua città. Non appena è giunto il successo, Tavecchio si è espresso così a riguardo: "Non conoscevo bene Alberto Pasquali, gli faccio i complimenti e il risultato di queste elezioni mi farà pensare".

Tavecchio torna nel calcio: nuovo ruolo per l'ex presidente FIGC

 (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Non sono state queste, però, le uniche dichiarazioni del presidente della Lega Nazionale Dilettanti dal 1999 sino al 2014. "Ho lasciato da 7 anni, che con i mezzi di oggi sono un’eternità.La stagione che ci aspetta è drammatica, io non credo che ci siano i presupposti per fare un campionato in questo momento. Ci sono troppe partite da giocare, e non faccio considerazioni sul fatto che ci siano gironi da 18 squadre. Andrò a Roma senza rivalsa ma a capire e fare in modo che non ci sia una situazione differente. Ora il cerchio si chiude e si apre una stagione diversa. Faremo di tutto per mettere insieme le forze per arrivare a risolvere i problemi senza una rivalsa personale e senza rancore, ma con la dignità di una regione che conta 10 milioni di abitanti”.